Aveva solo 31 anni Sonia Pantoli, ma non ce l’ha fatta a superare il Covid.
La malattia l’ha stroncata dopo il ricovero in ospedale, a Pescara, dove il trasferimento in terapia intensiva si è reso presto necessario per l’aggravarsi delle sue condizioni. È la seconda vittima più giovane in Abruzzo.
Era originaria di Paterno, frazione di Avezzano, successivamente si è trasferita a Francavilla; lavorava in un’azienda molto nota di engineering internazionale con sede a Pescara. Dopo la laurea in Architettura, infatti, si era specializzata nel settore della progettazione. Era appassionata di teatro e aveva una vita brillante anche fuori dal lavoro.
Ha lottato duramente contro una malattia che, purtroppo, ha trovato terreno fertile in presenza di un problema di salute che già le provocava difficoltà respiratorie. Lei ha lottato duramente ma non ce l’ha fatta. Il suo sorriso si è spento per sempre ieri pomeriggio e sui social si sono subito susseguiti centinaia di messaggi di condoglianze per la sua prematura scomparsa.
Sonia aveva contratto il Covid insieme al resto della famiglia, il padre Filiberto, la mamma Michela e la sorella Gina.
Questa mattina, sul suo profilo Facebook, Gina ha postato una foto gioiosa della sorella. «Sonia – scrive nel suo messaggio — avrebbe voluto salutare i suoi angeli con questo sorriso. Loro che l’hanno accudita in questi difficili giorni. Infermieri, Ota, medici e tutto il personale medico del Reparto Rianimazione Covid di Pescara! In particolare a Francesco, Federica e Stefano! Loro che sono stati in grado di rianimarla, vederla con gli occhi aperti per due giorni, farla “ballare” su un letto di ospedale ascoltando musica dentro una stanza piena di persone appese tra la vita e la morte, farla sorridere! A loro in questo mare di dolore va il nostro più grande ringraziamento».
"Ci eravamo illusi di poter salvare Sonia – confessa Giustino Parruti, direttore del reparto di Malattie Infettive a Pescara - e a un certo punto credevamo in un miracolo, grazie anche alla sua spettacolare resilienza e a un miglioramento occasionale, ma ieri ci siamo dovuti arrendere. Lei è un’altra vittima di quel brutto focolaio di variante inglese del Covid che, di recente, ha colpito Pescara riempiendo il pronto soccorso anche con 25 malati al giorno e facendo numerose vittime".