Domenica, 28 Marzo 2021 20:35

L'Aquila, piccola inversione nella curva dei contagi: scende l'incidenza. Ma Marinangeli avverte: "Istituzioni siano rigidissime nei controlli"

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Piccola inversione di tendenza, ma significativa, nella curva dei contagi da covid-19 all'Aquila.

Dopo giorni di preoccupazione, oggi c'è stata una improvvisa frenata.

A darne notizia è il ricercatore Riccardo Persio che, quotidianamente, analizza l'evolversi dell'emergenza epidemiologica. 

Nelle ultime 24 ore, in città si sono registrati 12 nuovi casi di positività: ieri erano stati 23; si flette la curva dei casi su base settimanale, da 160 a 155. L'incidenza del virus passa da 230 casi ogni 100mila abitanti a 223. 

E questo è un dato significativo: come noto, il decreto legge attualmente in vigore prevede l'applicazione delle misure imposte dalla zona rossa in quelle regioni dove si verifichi una incidenza cumulativa settimanale dei contagi superiore a 250 casi ogni 100 mila abitanti, a prescindere dagli altri parametri riferiti al colore della zona. Non solo. I presidenti delle regioni hanno la facoltà di applicare restrizioni locali laddove l'indice superi la soglia di rischio; ecco il motivo per cui, in queste ore, si temeva che L'Aquila potesse finire in zona rossa.

incidenza"Non è arrivato ancora il tempo di gioire - sottolinea Persio - tuttavia se nei prossimi due giorni l'inversione di tendenza dovesse confermarsi, significherebbe che il tracciamento è stato molto efficace e che potremmo trovarci dinanzi ad un picco insperato. Non abbassiamo la guardia, smorziamo gli entusiasmi e dimostriamo di essere comunità". 

D'altra parte, la situazione è ancora preoccupante: "Gli innumerevoli appelli al senso civico sono caduti nel vuoto", l'affondo del primario di Terapia intensiva dell'ospedale San Salvatore Franco Marinangeli; "e intanto si continua a morire di covid. Persone peraltro sempre più giovani e nonostante un impegno h 24 del personale sanitario che vi lascio immaginare in che condizioni psicofisiche continui ad operare. A questo punto, il mio non è più un appello al senso di responsabilità, chi era ed è responsabile si è comportato e si comporterà bene, ma un appello alle istituzioni perché siano rigidissime sui controlli. La vita umana viene prima dell'economia".

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