Riceviamo e pubblichiamo lo sfogo di un imprenditore e ristoratore aquilano, Massimiliano Di Marco, in merito alla situazione attuale, che vede le attività del settore ancora chiuse e i ristori arrivare con il contagocce e in quantità assolutamente non sufficiente a ripianare le perdite.
"Da ottobre siamo stati aperti solo 21 giorni" racconta Di Marco "Abbiamo rispettato tutte le regole ma ci hanno chiusi come se fossimo noi la causa del disastro".
"Abbiamo pagato oltre il sostenibile"
"Per chi digita senza testa e cuore, per chi attacca con il posteriore parato. Leggendo i vari commenti su Facebook all'appello del Dottor Marinangeli, dopo mesi e mesi di notti insonni, non riesco più a tacere. I nostri locali sono chiusi, l'asporto non è andato. Da ottobre siamo stati aperti solo 21 giorni. In questi mesi abbiamo dilapidato circa 50mila euro tra affitto, stipendi e alcuni pagamenti che non potevamo rimandare. Da inizio pandemia, abbiamo ricevuto circa 20mila euro per il locale in periferia e zero dico zero, per quello in centro, perché lì abbiamo aperto dopo aprile 2019".
"La cassa integrazione - metà dello stipendio - da gennaio non arriva. Al contrario, frustrazione e rabbia montano prepotentemente. Ora, è vero che non bisogna far aumentare i contagi ma è altrettanto vero che siamo alla canna del gas e che nessuno ha visto e vede il nostro silenzioso sacrificio. Economicamente abbiamo pagato oltre il sostenibile".
"Sono stanco di sentire nefandezze. La mia vita, quella del mio socio e quelle dei nostri dipendenti e di tutti i colleghi, valgono quanto quella di ogni altro essere umano. Sono certo che dal Covid si può guarire al 90% ma dal disastro economico si muore al 100%".
"Tempo fa ci siamo organizzati, abbiamo fatto acquisti, rispettato le regole ma ci hanno chiusi come se fossimo noi la causa di questo disastro. Quelli che avrebbero dovuto organizzare, acquistare, anticipare e vaccinare, vanno in giro a testa alta, invece di abbassarla, sapendo di essere stati incompetenti, a livello nazionale e regionale".
"P.S. Con il decreto Sostegni per 300mila euro di perdita sono previsti 10mila euro di indennizzo. Do un consiglio: invece di additarci come untori, quando riapriremo, ringraziateci".