Il decreto in vigore fino al 6 aprile dispone regole e divieti per i giorni di Pasqua. Le misure, adottate per evitare e sfavorire assembramenti, sono già state prorogate con il decreto approvato dal consiglio dei ministri che entrerà in vigore il 7 aprile e sarà valido fino al 30 aprile.
Rimangono chiusi i musei, le mostre, i parchi archeologici. Chiusi anche i cinema, i teatri, le palestre, le piscine e i centri sportivi. Non sono aperti al pubblico i bar e i ristoranti, sarà però consentito l’asporto di cibi e bevande e la consegna a domicilio. Nel fine settimana rimangono chiusi i centri commerciali, dunque domani non sarà possibile entrare se non per andare nelle farmacie, edicole e tabaccai.
Ovunque saranno intensificati i controlli. Per giustificare gli spostamenti è necessaria l’autocertificazione.
Le visite a parenti e amici
Le visite a parenti e amici sono consentite all’interno della propria regione, una volta al giorno dalle 5 alle 22, al massimo due adulti e minori di 14 anni. Vuol dire che non si potrà rimanere a dormire. Quando si incontrano persone non conviventi si raccomanda di tenere le mascherine se non si riesce a rispettare il distanziamento e proteggere le persone anziane e quelle fragili.
Le visite ai parenti soli
Se bisogna andare a trovare un parente solo che non è autosufficiente, nelle Faq (risposte a domande frequenti) del governo è specificato che si può anche uscire dalla Regione.
I pranzi delle feste di Pasqua
Per i pranzi dei giorni festivi vengono ribadite le raccomandazioni di non incontrare persone non conviventi e si ricorda che gli assembramenti e le feste sono vietate. In caso di visite di parenti e amici si sottolinea la necessità di mantenere il distanziamento quando si sta a tavola, tenere gli ambienti aerati, evitare che persone diverse maneggino i piatti e le posate di portata.
Le funzioni religiose
«Le funzioni religiose con la partecipazione di persone si possono svolgere», è raccomandato di partecipare alla messa nei pressi della propria abitazione.
Le gite
Il decreto in vigore vieta di uscire dalla propria abitazione se non per motivi di lavoro, salute, urgenza e dunque non è possibile organizzare una gita.
L’auto
Quando ci si muove in auto con non conviventi i passeggeri devono stare sul sedile posteriore con la mascherina.
Picnic vietati
Non è consentito organizzare un pranzo all’aperto, sia pur distanziati.
Passeggiate
L’attività motoria è consentita nei pressi della propria abitazione oppure per recarsi nei negozi . È obbligatoria la distanza di almeno un metro da ogni altra persona e indossare dispositivi di protezione individuale. Sono sempre vietati gli assembramenti.
Lo sport
È consentito svolgere l’attività sportiva «esclusivamente nell’ambito del territorio del proprio Comune, dalle 5 alle 22, in forma individuale e all’aperto, mantenendo la distanza interpersonale di due metri. È tuttavia possibile, nello svolgimento di un’attività sportiva che comporti uno spostamento (per esempio la corsa o la bicicletta), entrare in un altro Comune, «purché tale spostamento resti funzionale unicamente all’attività sportiva stessa e la destinazione finale coincida con il Comune di partenza».
Gli spostamenti
L’Italia è in fascia rossa dunque è vietato uscire dalla propria abitazione se non per motivi di lavoro, salute e urgenza. «Sull’intero territorio nazionale è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome».
Le seconde case
Il decreto consente di andare nelle seconde case ma rispettando una serie di regole: può andare nella seconda casa soltanto il nucleo convivente e soltanto se la casa è disabitata. Non si può andare nella seconda casa con amici e parenti. Può andare nella seconda casa soltanto chi dimostra di averne avuto titolo (quindi ne è proprietario o affittuario da una data antecedente al 14 gennaio 2021). In Toscana, Valle d’Aosta, Alto Adige e Piemonte non possono entrare i non residenti nella regione. In Liguria anche i residenti non possono andare nelle seconde case e in barca. In Campania i residenti non possono spostarsi. In Sicilia e Sardegna si entra soltanto con il tampone negativo.
I viaggi
Si può raggiungere l’aeroporto anche fuori regione per viaggi turistici , ma chi va all’estero al ritorno dovrà stare in isolamento per cinque giorni e potrà uscire soltanto dopo aver fatto un tampone con esito negativo.
Le ordinanze locali
Oltre alle regole valide su tutto il territorio nazionale, ci sono poi le ordinanze locali a stabilire cosa si può, ma soprattutto cosa non si può fare nei giorni delle festività pasquali: in alcuni casi sono ancora più severe e restrittive delle indicazioni stabilite per tutta l’Italia.