Sei posti letto di terapia sub intensiva sono stati inaugurati questa mattina all’ospedale di Avezzano.
Presenti il Manager della Asl, Roberto Testa - affiancato dal direttore sanitario aziendale, Alfonso Mascitelli, dall’ing. Federico D’Aulerio, dirigente dell’Ufficio tecnico dell’ospedale nonché da altri dirigenti medici - e, per il Comune di Avezzano, gli assessori Teresa Colizza e Patrizia Gallese, oltre al delegato alla sanità, Domenico De Angelis. Sono inoltre intervenuti i consiglieri regionali Simone Angelosante e Mario Quaglieri.
Il reparto di terapia sub intensiva, attivato nell’ambito delle misure anti covid dell’ospedale, si trova al primo piano, ala Est, su una superficie di circa 150 mq e si compone di 6 stanze per la degenza con bagni singoli, depositi per materiale sporco/pulito, deposito per impianti, zona filtro e corridoi. Il blocco della sub intensiva, inoltre, prevede spazi ad hoc per il personale, tra cui ambiente per vestizione/svestizione degli operatori sanitari, un locale per la caposala e servizi igienici.
La spesa complessiva, per l’attuazione dei lavori, è di 450.000 euro a cui va aggiunta una somma di 39.000 per il potenziamento della linea dei gas medicali, un intervento che si è reso necessario per adeguare l’impianto già esistente alle nuove esigenze legate all’apertura del nuovo reparto. Il totale complessivo della spesa è quindi 489 mila euro.
Il blocco tenuto a battesimo oggi fa parte di un progetto più ampio di contrasto al covid che prevede l’attivazione del nuovo pre-triage del pronto soccorso (imminente) e di un reparto di rianimazione che verrà completamente ristrutturato e che sarà all’avanguardia (i lavori sono in corso). “L’allestimento di 6 posti letto di sub intensiva”, ha spiegato Testa, “costituisce una delle tappe programmate dall’azienda per potenziare progressivamente l’ospedale, importante presidio del territorio nell’emergenza causata dalla pandemia. Il potenziamento dei servizi di Avezzano rientra in un’azione più ampia che coinvolge gli altri ospedali del territorio, in modo da allargare sempre più la rete di assistenza e di prevenzione della popolazione”