Martedì, 10 Giugno 2014 11:52

La nomina di Ernesto Grippo, gli intrecci politici, i problemi lasciati a Cesena

di 

Cinquantuno anni compiuti il 6 aprile, abruzzese, laureato in Giurisprudenza all'Università di Teramo, Ernesto Grippo è stato scelto da Massimo Cialente come nuovo comandante dei Vigili urbani dell'Aquila. Prenderà servizio tra qualche settimana.

La designazione ha fatto molto discutere, non solo per l'inattesa bocciatura di Eugenio Vendrame. Dietro l'avvicendamento, infatti, non ci sarebbero soltanto ragioni legate alla rotazione dei dirigenti. Grippo è uomo molto vicino al vicesindaco Nicola Trifuoggi e, in particolare, a Luciano D'Alfonso che lo scelse nel 2006 a capo della Polizia municipale di Pescara e con cui ha lavorato a stretto contatto anche all'organizzazione dei Giochi del Mediterraneo. Tra l'altro, Grippo era già stato Capo di Gabinetto dell'Amministrazione Provinciale di Pescara, tra il 1999 e il 2006: all'epoca dell'arrivo in Provincia, trovò un giovanissimo D'Alfonso come presidente.

Il nuovo comandante dei Vigili urbani arriva a L'Aquila da Cesena, dove ha preso servizio il 1 settembre 2010 per decisione di Paolo Lucchi, uomo forte del Partito Democratico emiliano, eletto sindaco della città nel 2009 e confermato alle ultime elezioni del maggio 2014. E proprio a Cesena, Grippo si lascia alle spalle una situazione assai complicata.

E' notizia di qualche giorno fa: il Tribunale di Forlì ha riconosciuto le ragioni di Laura Gennaretti, ex vice comandante della Municipale di Cesena, che lamentava una ingiusta dequalificazione imposta proprio da Grippo con atteggiamenti che sarebbero sconfinati nel mobbing. La denuncia è del novembre 2011: arrivava al culmine delle polemiche scatenate dalla riorganizzazione della Polizia Municipale messa in campo da Grippo. Gennaretti era stata assegnata all'Ufficio contravvenzioni. In altre parole, da vice comandante di tutti i settori della Municipale si era ritrovata a capo di un singolo ufficio nonostante fosse l'unica del corpo cesenate ad aver acquisito il grado di commissario. Per questo, si era sentita demansionata, dequalificata e delegittimata.

Dunque, assistita dall'avvocato Stefano Spinelli - eletto in Consiglio comunale alle ultime consultazioni, come capogruppo del Nuovo Centrodestra, con 600 preferenze - Laura Gennaretti ha presentato denuncia al Comune di Cesena e, tre anni dopo, ha ottenuto una doppia vittoria. Il magistrato Cortesi infatti, chiamato a pronunciarsi nella funzione di giudice del lavoro, ha ordinato che le venga riassegnato il vecchio ruolo, a livello di mansioni e qualifica, e ha inoltre disposto un risarcimento di oltre 100mila euro: 65mila euro per danno professionale subito, 10mila euro per danno patrimoniale, 31mila euro per danno biologico. Più interessi e spese legali.

Il Comune di Cesena, con ogni probabilità, farà ricorso in Appello. Poi, potrebbe decidere di rivalersi su Ernesto Grippo.

Non è finita qui. Il giudice ha completamente disapplicato la riorganizzazione decisa all'epoca da Grippo con due determine firmate nel 2011 e 2012. Una decisione che potrebbe mettere davvero nei guai l'amministrazione cesenate: ci sono infatti altri casi simili a quello della Gennaretti, con risvolti anche più pesanti. In particolare, arriverà a sentenza in ottobre la vicenda dell'ispettore Paolo Zamagni che ha presentato denuncia per mobbing. Staremo a vedere.

Articoli correlati (da tag)

Chiudi