Giovedì, 27 Maggio 2021 16:13

Pescara, inchiesta su appalti e sanità: indagata anche Daniela Valenza

di 

Si allarga l’inchiesta della Procura di Pescara avviata per fare luce su presunti appalti truccati a favore dell’imprenditore della sanità Vincenzo Marinelli: a finire nel registro degli indagati è Daniela Valenza, commissario straordinario all’Agenzia regionale di informatica e committenza (Aric), la centrale unica degli acquisti della Regione, nonché segretaria della giunta del presidente Marco Marsilio.

L’inchiesta, condotta dal pm Andrea Di Giovanni, ha portato già ad una ventina di avvisi di garanzia: tra gli altri, risultano coinvolti a vario titolo il presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri, il capogruppo di Forza Italia Mauro Febbo, il consigliere regionale della Lega Sabrina Bocchino, il capogruppo del Pd Silvio Paolucci, l’ex parlamentare e consigliere comunale a Chieti Fabrizio Di Stefano, candidato sindaco alle ultime comunali.

Valenza ha avuto una perquisizione negli uffici regionali, e non solo.

Turbata libertà nella scelta del contraente: questa l'ipotesi di reato contestata, in relazione ad una gara che interessa la società cooperativa Diemme: "In qualità di commissario Aric", si legge nell'imputazione provvisoria della Valenza, "attraverso l'adozione di atti amministrativi concorreva (con Vincenzo Marinelli, Gianluca Di Lascio ed altri) a turbare il procedimento amministrativo diretto a stabilire il contenuto del futuro bando di gara da indire presso la Regione Abruzzo - Aric avente ad oggetto il servizio di pulizia, sanificazione e sanitizzazione da effettuarsi presso i presidi ospedalieri e le strutture territoriali delle Asl abruzzesi, al fine di condizionare le modalità di scelta del contraente ed, in ultima analisi, al fine di assicurare l'aggiudicazione in favore della Diemme società cooperativa".

E ancora: "vi è fondato motivo di ritenere che possano rinvenirsi cose o tracce pertinenti al reato, ed in particolare documentazione concernente la gara d’appalto suindicata (delibere, determine, missive nonché manoscritti o appunti in genere) e quanto di altro possa essere ad esse riconducibili (contratti di collaborazione con società, consulenze, contratti di assunzione di personale, convenzioni, sponsorizzazioni)".

Intanto, domani sarà ascoltato il capogruppo di Forza Italia ed ex assessore Febbo nel filone che attiene al project financing per il polo oncologico di Chieti; dovrà dare spiegazioni sul  mezzo milione di euro, di cui 227.500 in contanti, trovati dalla Guardia di finanza in casa e nell’ufficio. Denaro di dubbia provenienza, dice chi indaga, visto che per Febbo l’accusa è di aver ricevuto soldi da Vincenzo Marinelli. Febbo, dal canto suo, ha inteso ribadire di essere in grado di giustificare ogni cifra e ha chiesto insistentemente di essere interrogato. 

Ultima modifica il Giovedì, 27 Maggio 2021 16:56

Articoli correlati (da tag)

Chiudi