Dopo quasi un anno e mezzo di mandato, il questore Gennaro Capoluogo saluta L’Aquila. Andrà a dirigere la questura di Messina. Capoluongo era arrivato in città alla fine del febbraio 2020, poco prima che scoppiasse l’emergenza Covid.
In questi mesi di pandemia, ha rimarcato il dirigente, c’è stata, a livello sia cittadino che provinciale, una generale diminuzione del numero dei reati, e non poteva essere altrimenti viste le limitazioni imposte alla libertà di movimento “Ma è un calo frutto anche delle attività di prevenzione svolte dalla polizia sul territorio” ha affermato il questore “Quello che è aumentato, invece, è il fenomeno dei litigi in famiglia: lo stare chiusi in casa ha determinato situazioni stressogene spesso sfociate in liti. Siamo dovuti intervenire spesso per riappacificare gli animi”.
“Quando mi sono insediato” ha ricordato Capoluongo “ho voluto fare un’analisi approfondita di quali erano le problematiche e le criticità relative alla pubblica sicurezza maggiormente presenti nel territorio. Da questa analisi è emerso che da parte dei cittadini c’era una diffusa sensazione di insicurezza legata al piccolo spaccio. Abbiamo fatto azioni mirate per contrastare questo fenomeno, portando a termine diverse operazioni, con arresti, sequestri e traffici interrotti”.
Altre operazioni importanti che hanno contrassegnato il periodo di reggenza di Capoluogo sono state quella che ha sgominato l’organizzazione mafiosa nigeriana “Black Axe” - portando all’arresto di trenta persone, tra cui il capo del sodalizio criminale, che viveva proprio all’Aquila - e la recente ondata di perquisizioni compiute nei confronti dell’organizzazione neofascista “Ultima legione”.
Capoluongo ha voluto ricordare anche il lavoro avviato con la prefettura e i sindaci di tutti i comuni della provincia nell’ambito di un progetto finalizzato a estendere la videosorveglianza urbana: “Con la tecnologia possiamo rimodulare in modo intelligente i nostri interventi, risparmiando e ottimizzando le risorse umane. Il concetto della pattuglia su strada resta fondamentale ma va rivisto nell’ambito di una rimodulazione e riorganizzazione generale del lavoro”.
Capoluongo lascerà L’Aquila ufficialmente domani, 31 maggio, giornata in cui sono in programma due cerimonie che vedranno protagonista anche il capo della polizia, Lamberto Giannini.
Alle 11:30, all’Auditorium del Parco, si svolgerà la cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria al corpo della Polizia di Stato deliberata la scorsa settimana dal consiglio comunale. "Un riconoscimento” sottolinea il capogruppo di Italia Viva Paolo Romano, promotore dell’iniziativa” che L’Aquila doveva a quelle donne e a quegli uomini in divisa che si occupano della nostra sicurezza tutti i giorni. Donne e uomini che hanno sofferto con noi e per noi gli anni più bui, il 2009, quelli del primo post sisma e che oggi continuano a mettersi a disposizione della collettività per il superamento dell’emergenza pandemica".
Poco prima della cerimonia all’Auditorium, Giannini si recherà in visita alla scuola Mariele Ventre, a Pettino, dove consegnerà a un alunno dell’istituto una copia del volume fotografico “Uno scatto in blu. La provincia dell’Aquila attraverso gli occhi dei poliziotti”. Il libro, un progetto editoriale realizzato dalla Questura e dalla Provincia dell’Aquila, contiene le prefazioni del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e ex prefetto dell’Aquila Franco Gabrielli, di Gianni Letta e degli stessi Giannini e Capoluongo sarà distribuito a tutti gli istituti scolastici della provincia dell’Aquila.