Giovedì, 24 Giugno 2021 16:12

Abruzzo, l'effetto della pandemia sull'andamento demografico: minimo storico di nascite, crollo della popolazione residente (- 8.685)

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Il Cresa ha studiato gli effetti della pandemia sull'andamento demografico in Abruzzo.

Al 31 dicembre 2020, la popolazione residente in regione risulta inferiore di quasi 8.685 unità rispetto all'inizio dell'anno.

È come se fosse sparito nel nulla più un comune grande come Montorio al Vomano (8.283).

Lo studio del Cresa ha certificato che gli effetti negativi prodotti dall'epidemia Covid-19 hanno amplificato la tendenza al declino della popolazione abruzzese che è in atto già dal 2013.

In Abruzzo, nel 2020, si è registrato il minimo storico di nascite (8.227) e il massimo storico di decessi (16.296, 1.700 in più rispetto all'anno precedente) dal secondo dopoguerra ad oggi, con una forte riduzione dei movimenti migratori (- 616).

Stando ai decessi per covid, sono stati 1.238, corrispondenti al 7,6% del totale, valore più elevato di quello che si osserva al livello della Mezzogiorno. Sono soprattutto Pescara con 352 decessi e L'Aquila con 349, in entrambi i casi con un peso di poco superiore al 9%, a pagare il più alto tributo di vite alla pandemia. Chieti e Teramo si sono assestati su valori assoluti (rispettivamente 270 e 267 casi) e percentuali (5,6% e 7,1%) inferiori.

Alle conseguenze immediatamente riconducibili al virus, dovute all'aumento dei malati, dei ricoveri ospedalieri e dei decessi, si sono sommati i contraccolpi che le misure volte a contenere la diffusione dei contagi hanno prodotto sulla vita delle persone con le restrizioni di movimento e l' interruzione totale o parziale delle attività lavorative.

Per quanto riguarda le nascite, Chieti ha registrato 2.289 nati (-56,1% nel confronto con l'anno precedente) che rappresentano il 27,8% del valore abruzzese, Pescara 2.127 (-18,9%), vale a dire il 25,9% del totale regionale, Teramo 1.942 (-46,3% su base annua) pari al 23,6% dei nati in Abruzzo e L'Aquila 1.869, con un decremento del 4,3% rispetto al 2019 (22,7% dell'Abruzzo). 

Al 31 dicembre 2020, la popolazione residente in Regione ammonta, dunque, a 1.285.256 unità, mostrando nel periodo in osservazione un deciso peggioramento del trend demografico (-4,1‰ nel 2018; -5,2‰ nel 2019 e -6,7‰ nel 2020). Il calo maggiore nel trend demografico si è avuto proprio nell'ultimo anno.

Per quanto riguarda l'andamento provinciale, si osserva che è L'Aquila nell'ultimo anno a riportare il più intenso decremento del -8,4‰, in lieve peggioramento rispetto al -8,3‰ del 2019 e più rilevante del -5,9‰ del 2018. Seguono Chieti (-6,4‰), che, dopo un affievolimento del calo nel 2019 (-4,8‰), vede peggiorare leggermente la variazione fortemente negativa del 2018 (-6,2‰), Teramo e Pescara, risultano entrambe in costante caduta negli ultimi anni.

I numeri dimostrano come la diminuzione di residenti riguardi tanto le zone interne quanto la costa.

I numeri resi noti certificano anche il crollo dei matrimoni che sono stati 1.746 rispetto ai 3.800 del 2019, con una diminuzione pari al -54,1% e superiore al calo nazionale che è stato del 47,5%. Sono stati in particolare i matrimoni celebrati con rito religioso a calare in misura maggiore rispetto a quelli civili.

Ultima modifica il Giovedì, 24 Giugno 2021 16:47

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