Rilanciare tutte le attività della Asl aquilana che si sono bloccate nel corso dell'emergenza Covid, dai servizi all'utenza, allo sblocco delle liste di attesa, alla riattivazione delle Unità semplici e complesse, passando per i servizi territoriali, fino ad arrivare al rinnovo dei contratti e stabilizzazione dei precari, agli incentivi al personale dell'area comparto e dell'area medica, con particolare attenzione anche alle progressioni orizzontali e alle attribuzioni delle funzioni.
È quanto chiedono il segretario provinciale della Uil Fpl Antonio Ginnetti, il responsabile Sanità della Uil Fpl Gianfranco Giorgi e il segretario provinciale Fsi Salvatore Placidi al nuovo manager della Asl Ferdinando Romano, subentrato nei giorni scorsi a Roberto Testa.
"Chiediamo prima possibile un incontro al nuovo manager insieme a tutte le organizzazioni sindacali per rilanciare tutte la attività della Asl e mettere sul tavolo questioni molto importanti – affermano - È necessario, infatti, affrontare il discorso del personale che tanto si è speso in questa emergenza Covid, partendo dalle stabilizzazioni e dal rinnovo dei contratti dei precari. Non meno importante è la questione degli incentivi al personale, sia dell'area comparto che dei medici, delle progressioni economiche orizzontali dell'area comparto e delle ferie estive dei dipendenti, provati da un anno molto difficile. Si dovranno mettere sul tavolo anche i servizi all'utenza, affrontando tutte le problematiche legate alle lunghe liste di attesa di esami diagnostici di malati oncologici o affetti da patologie gravi e di tutti i servizi territoriali ridotti a causa del Covid. I problemi da affrontare sono tanti e chiediamo quindi un incontro per risolvere tutte queste questioni che, giunti a questo punto, non possono più essere rimandate".
Sul cambio al vertice della Asl, Ginnetti, Giorgi e Placidi sottolineano inoltre: "Non facciamo politica, ma sindacato e ci siamo quindi tenuti fuori dalla bagarre politica degli ultimi mesi, intorno alla revoca del direttore generale Testa. Noi stessi, durante il difficile periodo di ottobre-novembre, nel pieno della seconda ondata, eravamo a chiedere il commissariamento della Asl perché c'erano tantissime problematiche che andavano affrontate in maniera tempestiva e un commissariamento avrebbe potuto risolvere tanto. Il fatto che la Asl, alla fine, non sia stata commissariata in questo particolare momento e che i direttori amministrativo e sanitario siano rimasti al loro posto, è invece molto positivo perché darà forza e incisività a tutte le cose che ci sono da fare e continuità alla risoluzione delle problematiche. Abbiamo intavolato finora discorsi importanti che potranno essere portati avanti con il dottor Alfonso Mascitelli e il dottor Stefano Di Rocco, che sono persone di lunga e comprovata esperienza".