“Il 13 luglio le biblioteche e le pinacoteche d’Abruzzo sono state chiuse perché il presidente Marsilio perché non c’è copertura finanziaria per fare la sanificazione ambientale ordinaria e straordinaria”.
A denunciarlo sono Paola Puglielli e Carmine Ranieri della Cgil Abruzzo.
“Riteniamo indispensabile e necessaria la riapertura di presidi di socialità e di cultura quali le biblioteche regionali la cui fruizione da parte della cittadinanza, oltre ad essere elemento testimoniale di un ritorno ad una situazione di normalità, dopo la chiusura conseguente alla pandemia, è espressione di valorizzazione della cultura quale aspetto qualificante di una politica regionale”.
“Tutto questo, però, deve essere fatto nel rispetto della tutela della sicurezza e della salute dei cittadini che usufruiscono del servizio e dei dipendenti che prestano la loro attività lavorativa. Per questo non si può esimersi da stigmatizzare la insensibilità di questa Amministrazione regionale che di fronte alla insufficienza della copertura finanziaria, per le necessarie operazioni di sanificazione ambientale, rimane inerte e latente nelle azioni di ripristino delle poste economiche stante la priorità che quest’ultime dovrebbero avere per la Regione”.
“E’ assurdo che tale elemento possa portare alla inevitabile chiusura o mancata riapertura delle biblioteche, soprattutto alla luce delle diverse economie che questa Amministrazione ha adoperato, da ultimo, proprio sulle spese del personale stesso. Ed è ancora più assurdo che questo avvenga proprio nei mesi di maggiore presenze turistiche, considerato come le biblioteche e le pinacoteche vadano ad implementare l’offerta turistica della Regione”.
“Tale siffatta previsione sarebbe elemento di sconcertante sconfitta di una politica regionale che si rivelerebbe miope di fronte ad elementi essenziali quali quelli del bisogno di socialità e cultura all’interno di un quadro di tutela sanitaria. Per questo chiederemo l’immediata convocazione del comitato della sicurezza della Regione Abruzzo ed un incontro con la conferenza dei capigruppo al Consiglio regionale”.