Sabato, 17 Luglio 2021 18:14

Abruzzo, ecco i dati sui flussi turistici nel 2020: a primeggiare le città della costa teramana. All'Aquila si sono contati 41.962 arrivi con quasi 84mila presenze

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Nell'anno 2020, in Abruzzo, si sono registrati 1 milione e 69.867 arrivi, con 4 milioni e 12.792 presenze.

Si evince sfogliando i dati relativi alla consistenza ricettiva e ai flussi turistici certificati dalla Direzione 'Traporti, mobilità, turismo e cultura' di Regione Abruzzo.

Per arrivi s'intendono i check in effettuati; le presenze, invece, sono il prodotto tra il numero di persone e le notti di permanenza. Per fare alcuni esempi: se vado in vacanza con mia moglie per tre notti, si conteranno 2 arrivi e 6 presenze; se vado in vacanza con mia moglie e due bimbi per tre notti, si conteranno 4 arrivi e 12 presenze.

Va chiarito che nella metodologia di rilevazione non viene più preso in considerazione, dal 1997, il movimento inerente le case private date in affitto, in quanto la determinazione derivava da una stima approssimativa e soggettiva (non supportata da metodologie statistiche) effettuata dagli Enti turistici territoriali priva dei requisiti dell'attendibilità, dell'affidabilità e dell'accuratezza necessari per considerazioni di tipo statistico.

Per lo più, i turisti sono arrivati in Abruzzo da altre regioni italiane ed è chiaro che sul dato abbia influito sensibilmente l'emergenza covid; pochi i turisti stranieri: in particolare, 3 milioni e 779.939 presenze (il 94% del totale) sono riferibili a cittadini provenienti dall'Italia. Per ciò che attiene i (pochi) stranieri che hanno scelto l'Abruzzo, sono arrivati in assoluta prevalenza dall'Europa: a guidare la classifica i tedeschi, con 61.612 presenze; seguono svizzeri, francesi, belgi, olandesi e inglesi. 

I turisti hanno privilegiato le strutture alberghiere e, per lo più, hanno scelto le località costiere: in termini assoluti, le città col maggior numero di presenze sono state, nell'ordine, Giulianova, Tortoreto, Roseto degli Abruzzi, Montesilvano e Alba Adriatica. Tuttavia, sono confortanti i numeri della provincia dell'Aquila, la seconda per presenze e per arrivi, prima delle province di Pescara e Chieti.

Più della metà delle presenze si è registrata, comunque, in provincia di Teramo, 2 milioni e 47.867 sul totale di 4 milioni e 12.792; in termini di arrivi, si sono attestati a 367.493. Significa che a scegliere la costa teramana sono state, per lo più, famiglie con figli e per periodi lunghi. Le località più frequentate sono state: 

  • Giulianova: 61.103 arrivi con 355.605 presenze;
  • Tortoreto: 57.774 arrivi con 355.418 presenze;
  • Roseto degli Abruzzi: 50.040 arrivi con 317.465 presenze;
  • Alba Adriatica: 51.822 arrivi con 296.242 presenze.

Più che positive anche le performance di Martinsicuro, Pineto e Silvi. 

A seguire la provincia dell'Aquila, come detto, che ha potuto beneficiare della rinnovata voglia di un turismo lento, all'aperto e negli spazi ampi delle aree interne, spinto dall'emergenza sanitaria. Nel 2020, si sono registrati 291.755 arrivi con 735.999 presenze.

L'Aquila ha contato 41.962 arrivi nel corso dell'anno (39.630 dall'Italia), con 83.876 presenze (poco più di 78mila dall'Italia); a leggerli così, i dati ci dicono che i turisti hanno visitato la città per periodi piuttosto brevi, un paio di giorni al massimo, non di più. Coloro che hanno scelto la città capoluogo hanno alloggiato, per lo più, in strutture alberghiere (64.954 presenze) e in modo residuale in esercizi complementari (18.922). 

La provincia di Pescara ha fatto registrare 211.614 arrivi con 590.745 presenze; la città capoluogo di Provincia si è attestata a 74.573 arrivi con 138.642 presenze.

La provincia di Chieti, infine, ha contato 199.005 arrivi e 638.181 presenze; la località più visitata è stata Vasto, con 38.907 arrivi e 168.714 presenze. 

 

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