Boom di prenotazioni per il vaccino contro il Covid-19 in Abruzzo, dopo l'annuncio del premier Mario Draghi relativo all'estensione del 'green pass'; circa duemila le richieste nel giro di poche ore.
Sono ancora 400mila, nella nostra regione, le persone che non hanno ancora ricevuto la prima dose (il dato comprende anche coloro che hanno prenotato e sono in attesa della somministrazione); al momento ha ricevuto almeno una dose l'80,22% degli over 80, l'83,47% della fascia 70-79 anni, il 78,22% di quella 60-69 anni, il 69,18% della fascia 50-59 anni, il 61,91% di quella 40-49 anni, il 53,4% di quella 30-39 anni, il 59,41% della fascia 20-29 anni e il 33,57% di quella 12-19 anni.
L'obiettivo è arrivare all'80% di cittadini vaccinati. L'immunità di gregge, ai ritmi attuali, dovrebbe essere raggiunta per la fine di agosto. Ma resta la parte più difficile, cioè convincere gli indecisi. Si lavora, in particolare, per sensibilizzare gli over 50, fascia a rischio di ospedalizzazione in caso di Covid-19.
"Nelle ultime settimane avevamo ormai poche decine di prenotazioni al giorno", spiega il coordinatore regionale della campagna vaccinale, Maurizio Brucchi, "poi erano salite ad alcune centinaia quando ha iniziato a circolare la variante Delta e si è compresa ancora di più l'importanza del vaccino. Ora l'annuncio relativo al 'green pass' ha creato un boom di prenotazioni. C'è tanta gente che, per vari motivi, voleva aspettare, magari la fine dell'estate. Ora, prima con la variante Delta e dopo con Draghi, le cose si sono velocizzate".
La strategia che si sta adottando è quella del coinvolgimento dei medici di famiglia. "I cittadini - sottolinea Brucchi - sono fidelizzati e loro, quindi, possono aiutarci a sensibilizzare gli scettici. Le persone non vaccinate, ora che i numeri delle somministrazioni sono così alti - prosegue il coordinatore, iniziano ad emergere. Sicuramente non sono tutti 'no vax', che pure rappresentano una quota significativa. Sono persone che devono comprendere l'importanza del vaccino".