Un secco 'no' alla localizzazione della sede centrale del Comando provinciale dei Vigili del fuoco dell'Aquila in via Panella, nei pressi del cimitero monumentale, laddove nel post sisma furono costruiti alloggi provvisori per le 'fiamme rosse', così come prevista dallo schema d'accordo sottoscritto tra il Comune dell'Aquila e il Ministero dell'Interno.
A ribadirlo i sindacati Fns Cisl, Conapo, Uil PA, Fp Cgil VVF, Confsal e Usb, rappresentativi della stragrande maggioranza dei Vigili, che hanno proclamato una giornata di sciopero per il 18 settembre prossimo, in tutta la provincia dell'Aquila.
La vicenda si trascina, vergognosamente, da 12 anni; in cassa ci sono 12 milioni di euro, stanziati e immediatamente spendibili: considerato che a seguito del sisma è stato necessario abbattere la sede storica dei Vigili del fuoco in via Pescara, si è deciso da tempo di delocalizzare il Comando in altra zona; è stato appurato che serve un'area di circa 22.000 metri quadrati e, per questo, in un primo momento si era pensato di spostare la sede all'interno della ex Caserma Rossi. L'ipotesi, caldeggiata dai sindacati, era stata sposata in pieno dall'allora ministro degli Interni Matteo Salvini che, in visita all'Aquila, aveva preso impegni precisi con il Corpo; pochi mesi dopo, però, è stata accantonata per il diniego opposto dal Demanio.
Così come è rimasta chiusa in un cassetto "per motivi tecnici" la possibilità di trasferire il Comando nell'area di Coppito dove è già presente la Direzione regionale che, in caso di ricostruzione della sede di via Pescara, sarebbe stata spostata in centro.
Si è arrivati, dunque, all'accordo sull'area di via Panella: l'amministrazione dell'Interno ha redatto uno studio di fattibilità preliminare dell'opera, in cui ha individuato la dislocazione degli spazi della nuova sede, ipotizzando il recupero dei manufatti esistenti con la realizzazione di ulteriori volumi tecnici al fine di garantire la piena operatività del presidio con l'abbattimento dei Map. Il Comune dell'Aquila si è impegnato a fare da stazione appaltante.
Un’idea, quest’ultima, ritenuta non idonea dai sindacati e non rispondente ad alcuna logica urbanistica, visto l’aggiuntivo congestionamento del traffico che la riconversione della caserma Rossi produrrà su via Panella; come non bastasse, l'intervento dovrebbe ricadere in un’area intestata al Demanio dello Stato ed assegnata in uso governativo al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, individuata all’interno del territorio urbanizzato disciplinato dal Piano Regolatore Generale, in parte in Zone di uso pubblico e di interesse generale e in parte in fascia di rispetto generata dal Cimitero Monumentale. In altre parole, è necessario che il Consiglio comunale approvi una variante urbanistica.
Non solo. Sebbene servirebbe un'area di 22 mila metri quadrati, il sedime individuato ne misura 12.500 circa e, tra l'altro, si prevede di riscostruire soltanto sulla metà dei terreni oggetti d'accordo.
L'8 luglio scorso, spiegano i sindacati, "abbiamo avuto un incontro con la nostra amministrazione nel corso del quale ci è stata confermata l'intenzione di proseguire con la ricostruzione della nuova sede nell'area di viale Panella che continuiamo a ritenere non idonea. Ricordiamo che fu proprio la nostra amministrazione, tramite un gruppo di lavoro appositamente istituito nel 2019, a stabilire i requisiti che avrebbe dovuto soddisfare l'area su cui edificare la nuova sede, e il sito di viale Panella non risulta affatto in linea con le nostre necessità".
Di qui, la proposta alternativa: "Al fine di costruire un'opera pubblica adeguata alla esigenze operative dei vigili del fuoco e coerente con l'assetto urbano circostante e con le esigenze degli aquilani, invitiamo tutti i soggetti interessati, Comune dell'Aquila compreso, a dare seguito agli impegni assunti nel 2019, quando l'allora ministro dell'Interno Matteo Salvini venne personalmente in città ad annunciare che la nuova sede dei Vigili del fuoco sarebbe stata ricostruita all'interno dell'area dell'ex caserma Rossi degli alpini".
In attesa di capire se ci sarà modo di riaprire un confronto, i Vigili del fuoco hanno dunque deciso di incrociare le braccia.