Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta al Sindaco dell'Aquila e ai consiglieri comunali di maggioranza firmata dalle seguenti palestre, scuole di danza e centri sportivi: Zero Gravity, Arte in Movimento, Ravolution Dance, Polisportiva Federlibertas, Paq, Athletic Promotion, Arabesque, Calisthenics L'Aquila, Fly Factory, Tao Art, ACSI comitato regionale Abruzzo, Yamadojo, 2k5 Basket, M Pilates Studio, ASD Sam L'Aquila, ASD AMC, ASD Sam L'Aquila protezione civile
Abbiamo appreso con amarezza del vostro voto contrario alla mozione discussa lunedì scorso in Consiglio Comunale sui sostegni a palestre, centri sportivi e scuole di danza della nostra città.
In vista della seduta, vi avevamo scritto una lettera aperta chiedendovi di valutare il contenuto del documento con la massima attenzione e di votarlo auspicabilmente all’unanimità. Il nostro è un settore che riveste un alto valore sociale in città, essendo diventato ormai da anni un punto di riferimento aggregativo a sostegno delle giovani generazioni aquilane. Ciò che ci sconforta di più è che al voto contrario in Consiglio Comunale non è seguita una spiegazione delle motivazioni della bocciatura o un’illustrazione di proposte alternative da mettere in campo.
La situazione per noi, come abbiamo già avuto modo di scrivere, è ancora pesante nonostante le riaperture: le iscrizioni risultano dimezzate rispetto al periodo precedente alla pandemia e solo una percentuale degli iscritti frequenta le nostre strutture, chiamate inoltre, comprensibilmente, a farsi carico di maggiori spese per assicurare un servizio in piena sicurezza.
Vogliamo ricordare che a ottobre del 2020, già duramente colpiti dal primo lockdown e preoccupati da una seconda ondata di chiusure imminente, abbiamo deciso di incontrarci in assemblea per capire come affrontare la situazione. Abbiamo sempre cercato il dialogo con le istituzioni, la discussione scaturita da quegli incontri è stata sempre animata da spirito costruttivo e apolitico. Selezionammo infatti gli interlocutori politici tra l’opposizione e la maggioranza, scegliemmo il consigliere Stefano Albano perché aveva già illustrato sulla stampa possibili soluzioni economiche per le categorie maggiormente colpite, e il vicesindaco Raffaele Daniele perché in virtù della sua delega al commercio, si occupava già di sostegni alle attività economiche.
Su input dello stesso vicesindaco, che ci ha più volte invitato a non interpretare un ruolo passivo aspettando che dall’alto piovessero delle possibili soluzioni, abbiamo studiato un pacchetto di proposte da sottoporre al consiglio comunale sotto forma di mozione, depositata dal consigliere Albano a marzo 2021. Da allora, stante la mancanza del numero legale in una precedente seduta, il documento è stato discusso soltanto adesso, all’inizio di settembre, quando vi abbiamo chiesto di vagliare con attenzione queste proposte frutto di un lungo lavoro che invece è stato purtroppo cassato, nonostante le intenzioni iniziali sembrassero le migliori.
Considerato che avevamo iniziato insieme questo percorso di individuazione di soluzioni alla grave crisi del nostro settore (ricordiamo che già tre palestre in città hanno chiuso negli ultimi mesi), non vogliamo che questo lavoro rimanga carta straccia.
Se le proposte da noi individuate sono state giudicate inadeguate, allora vi chiediamo di farci sapere quale strada intendete percorrere a questo punto.
Quali iniziative concrete, quali investimenti, quali strategie pensate di mettere in campo a sostegno del nostro settore? La nostra categoria non può permettersi di attendere oltre, le istituzioni devono dare una risposta a noi e ai tanti iscritti, giovani soprattutto, per i quali siamo un punto di riferimento importante nel tempo libero. In molti comuni italiani, sindaci e giunte stanno adottando soluzioni di vario tipo in supporto al settore.
Dilatare i tempi senza individuare strade concrete (noi ne abbiamo suggerite otto possibili) significa accompagnare altre attività alla chiusura definitiva dei battenti. Noi ci siamo, con spirito di collaborazione; con la stessa attitudine, chiediamo una risposta dalle istituzioni.