Salgono a sei le classi in quarantena per casi di positività al Covid emersi all’interno delle scuole dalla ripresa delle lezioni in presenza.
Il dato è relativo non solo al comune dell’Aquila ma all’intero comprensorio della vecchia Asl, che va da Montereale a Navelli. In totale, in tutta la provincia, i casi sono una decina ma, come spiega il dottor Domenico Pompei, direttore del dipartimento Prevenzione della Asl dell’Aquila, “si riferiscono a contagi riscontrati tra gli studenti non vaccinabili”, quindi tra gli under 12.
Una delle ultime classi finite in quarantena appartiene al comprensivo Rodari: “La procedura è scattata in seguito a un tampone antigenico risultato positivo” afferma il dirigente dell’istituto, Marcello Masci “Siamo in attesa di conoscere l’esito del molecolare. A parte questo, finora non abbiamo avuto particolari difficoltà. Il sistema di controllo dei green pass funziona bene, non abbiamo dovuto allontanare docenti o membri del personale che ne erano sprovvisti".
Anche Monia Lai, dirigente del comprensivo Mazzini, sottolinea come, almeno per questi primi giorni, su controlli e quarantene, tutto stia filando liscio: “Finora non abbiamo avuto contagi né abbiamo dovuto attivare procedure di sospensione dal servizio tra il personale per mancato possesso del green pass”.
Il quadro di sostanziale tranquillità è relativo anche alle scuole superiori. Lì, semmai, i problemi sono altri, in primis i trasporti. Nonostante l’aumento della capienza sui bus disposto dal governo, infatti, “molti ragazzi”, osserva la dirigente del Cotugno, Serenella Ottaviano, “preferiscono venire in auto o farsi accompagnare dai genitori e questo crea qualche congestionamento al traffico. A fine mese, comunque, faremo un sondaggio tra gli studenti per capire se ci sono particolari criticità”.
PRESCUOLA, SCUOLABUS E MENSE
Dove, invece, stanno emergendo diversi problemi è nelle scuole primarie e in quelle dell’infanzia, relativamente ai servizi di scuola bus, pre-scuola e mensa.
I primi due non sono ancora stati attivati (partiranno il primo ottobre) e quest’assenza sta mettendo in croce molte famiglie: “Con l’ingresso alle 8:30 tutti quelli che hanno un orario di lavoro non flessibile, o che devono viaggiare per lavorare, si trovano a fare i salti mortali” dice il padre di un bambino che però vuole rimanere anonimo.
Per quanto riguarda la refezione, partita, ufficialmente, lunedì 20, diverse decine di genitori lamentano di essersi visto sospeso il servizio pur avendo pagato regolarmente tramite la app del Comune. Qualche mamma racconta anche di aver ricevuto dalla scuola l'ordine di andare a riprendere i propri figli e in molti segnalano anche pasti di scarsa qualità, consegnati per giunta in ritardo.
Riguardo la sospensione del servizio, il fatto è che, da quest’anno, sono cambiate le regole per fare domanda: entro il 4 settembre le famiglie avrebbero dovuto reiscriversi sulla piattaforma, dimostrando di essere in regola con i pagamenti arretrati. Molte, però, non l’hanno fatto, “nonostante avessimo segnalato la novità con diversi avvisi” sottolinea l’assessore alle Politiche sociali e educative Francesco Cristiano Bignotti “E’ una decisione presa per contrastare il fenomeno delle morosità. C’erano 190 mila euro di debiti, con questa operazione siamo riusciti a recuperarne 130 mila”.