Si è tenuta stamane, all'Aquila, una marcia "per l'etica e la trasparenza" organizzata dal Comitatus aquilanus per tenere la luce accesa sulla "lotta alla dignità" degli abitanti del progetto Case di Sassa NSI, a rischio sgombero per la volontà dell'amministrazione attiva di sgomberare le piastre per realizzarvi il centro di formazione nazionale dei Vigili del fuoco, e sulla vertenza degli assegnatari di alloggi Ater inagibili dal 2009 che, tra l'altro, continuano a pagare canoni d'affitto più alti di quelli previsti per legge.
Se l'amministrazione comunale continua a non rispondere alle proteste dei residenti a Sassa NSI, il presidente del Cda di Ater, Isidoro Isidori, ha inteso manifestare "la comprensione nei confronti dei propri ex inquilini che hanno inteso rappresentare il proprio disagio. Dietro a tale manifestazione è evidente la presenza di uno stato di malessere che non può essere trascurato e che la scrivente Azienda non ha mai smesso di considerare".
L'invito alla trasparenza rivolto dai manifestanti porta a ribadire - le parole di Isidori - che non vi sono ritardi nella ricostruzione da parte dell'ATER. La ricostruzione dei condomini misti è gestita dal Proweditorato alle Opere Pubbliche, mentre per gli edifici di proprietà esclusiva i progetti da appaltare sono pronti ed i lavori possono iniziare solo a seguito dell'awenuto stanziamento dei fondi; monitoriamo costantemente per affidare nel rispetto delle procedure, senza perdere tempo. lnoltre, con la sensibilità ecologica che è a cuore della scrivente Amministrazione, abbiamo awiato da tempo delle procedure finalizzale alla fruizione degli incentivi statali in materia di superbonus, al fine di migliorare la qualità di vita degli inquilini, garantendo al contempo il minor spreco di risorse e di energie, in un,ottica di tutela ambientale".
"Dal mio insediamento - prosegue Isidori - nel garantire che qualunque richiesta da parte degli inquilini viene riscontrata con la massima celerità, avverto la necessità di precisare che:
- le procedure per I'assegnazione sono regolate da norme statali e regionali, le quali vengono attuate dai Comuni a cui periodicamente l'Azienda invia I'elenco delle abitazioni disponibili. ln tali elenchi, le abitazioni vengono suddivise in due gruppi, dei quali uno contiene gli alloggi pronti per l'assegnazione, mentre il secondo contempla abitazioni che richiedono interventi minimi di manutenzione per essere considerati vivibili. Gli alloggi che richiedono lavori di maggiore rilevanza, invece, vengono di norma ripristinati dall'Azienda, con fondi propri oppure mediante fondi regionali e statali che abbiamo sollecitato e, una volta erogati, utilizzati;
- i sopra citati elenchi non possono essere oggetto di pubblicazione, anche per via delle rigide normative da seguire per le procedure di gestione e assegnazione;
- con riferimento ai canoni di affìtto, è opportuno chiarire che le fasce più deboli appaiono tutelate dal Comune nei progetti C.A.S.E. con una equiparazione dei canoni di locazione con quelli dell'ATER, mentre per le fasce superiori alla seconda, il Comune applica criteri che si discostano da quelli applicati dalla scrivente Azienda e che tengono conto dei livelli reddituali, anche se con parametri propri".
ln conclusione, "nel dichiararmi disponibile a qualsiasi incontro ai fini della mitigazione del disagio rappresentato, auspico che esso venga espresso da soggetti titolati ed in grado di sapersi relazionare per la soluzione delle problematiche rappresentate".