Martedì, 24 Giugno 2014 14:29

Ispezioni all'Aeroporto dei Parchi, indagine su rifiuti radioattivi

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Bufera sull'aeroporto dei Parchi di Preturo. Gli agenti della Squadra Mobile dell'Aquila - nella giornata di ieri - hanno effettuato una accurata perquisizione in uffici e hangar, dal mattino al tardo pomeriggio, nell'ambito di un'indagine sulla possibile presenza di rifiuti radioattivi. Uno dei core-business della Xpress, la società che per i prossimi vent'anni gestirà lo scalo.

A quanto si è appreso, l'inchiesta era stata avviata già alcuni mesi fa e adesso è arrivata ad una improvvisa accelerazione, con l'acquisizione di atti che potrebbero rivelarsi utili alle indagini. 

Gli investigatori - accanto alla Squadra mobile, agenti della Forestale e dei Vigili del Fuoco - avrebbero notificato alcune informazioni di garanzia nei confronti di tre persone, una delle quali sarebbe l'amministratore della XPress Giuseppe Musarella.

Come si evince dalle foto, gli agenti hanno cercato materiali radioattivi nelle aree intorno allo scalo aeroportuale. E a dire il vero, non è la prima volta che si sente parlare di materiali di questo tipo, a Preturo: infatti, già in dicembre - sulle pagine di NewsTown - avevamo pubblicato la denuncia di uno dei sessanta lavoratori assunti dalla Xpress con i fondi del bando 'Lavorare in Abruzzo 3', poi revocati per alcune irregolarità nella domanda presentata alla Regione, e licenziato una ventina di giorni dopo. Antonio, evidentemente il nome era di fantasia, raccontava di aver trasportato colli contenenti campioni biologici e sostanze radioattive che ritirava con un vecchio camion nei magazzini di Fiumicino per poi consegnarli negli ospedali del centro Italia. Senza preparazione e senza alcuna precauzione.  

La situazione è molto delicata. Dunque, non resta che attendere i risultati delle perquisizioni. Fa molto rumore, però, il silenzio delle istituzioni locali. Il presidente eletto della Regione, Luciano D'Alfonso, a qualche minuto dalla prima riunione della nuova Giunta, non sapeva nulla di quanto stava accadendo a Preturo. E' parso molto cauto: "Quello dell'Aquila sarà un aeroporto tutto caratterizzato dall'impianto privatistico, di libero mercato", ha sottolineato. "C'è una dotazione aeroportuale abruzzese che è quella che abbiamo nell'area urbana di Chieti e Pescara ed è uno scalo che dobbiamo rilanciare anche sulla base di un preciso programma industriale di utilizzo, di valorizzazione di collegamento con l'Europa e con il mondo".

aeroporto scavi

Foto Alessandro Tettamanti. Inquirenti al lavoro all'Aeroporto dei Parchi

perquisizione a...
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L'area all'interno della quale si sono concentrate le attezioni delle forze dell'ordine si trova a nord dello scalo, nei pressi dell'entrata di servizio dell'aeroporto, non lontano dalla strada che dalla struttura porta alla sede della Guardia di Finanza di Coppito.

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La seconda indagine sull'aeroporto.
 In un altro fascicolo, sono indagate quattro persone e sono in arrivo le richieste di processo per almeno tre di loro. La notizia è datata al febbraio scorso: a chiusura delle indagini preliminari, la Procura della Repubblica dell'Aquila ha emesso un avviso di garanzia - con contestuale nomina del difensore di fiducia - nei confronti dell'ingegner Renato Amorosi, all'epoca dei fatti sotto indagine dirigente del Comune dell'Aquila, del funzionario Giuseppe Galassi, della dipendente Federica Meogrossi e di Raffaele Marciani dell'Enac. 

Nelle rispettive qualità di componenti della commissione di gara che ha affidato la gestione ventennale dello scalo, gli indagati avrebbero "con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso ed in concorso fra loro, aggiudicato la gara al raggruppamento temporaneo di imprese costituito dalla Xpress srl di Giuseppe Musarella e dal Consorzio Innovative Solution Italy in violazione della legge", procurandogli così - intenzionalmente, stando all'avviso della Procura - un vantaggio patrimoniale costituito dai 600mila euro assicurati in tre anni dal Comune dell'Aquila e dalla possibilità di gestire lo scalo.

La commissione gara, sostengono gli inquirenti, avrebbe aggiudicato la gestione al raggruppamento temporaneo nonostante l'omessa presentazione - da parte del Consorzio Innovative Solution Italy - dell'attestazione di un capitale sociale individuale superiore alla soglia stabilita dall'articolo 3 del Decreto Ministeriale 521/1997. Attestazione espressamente richiesta dal punto III 2.2. del bando di gara.

Inoltre, il Consorzio non avrebbe presentato la polizza fideiussoria.

Nonostante l'omessa presentazione di documenti espressamente richiesti dal bando istruito, la commissione gara avrebbe attestato falsamente "la regolarità e completezza della documentazione presentata", come riporta un verbale datato 22 novembre 2011. Qualche giorno prima, il Consorzio Innovative Solution Italy - per bocca di Amato De Santis - aveva annunciato la volontà di recedere dall'impegno. "In tutti questi mesi, non sono mai stato chiamato dal sig. Musarella per avere chiarimenti e rassicurazioni sia nel merito della gestione sia per le tante turbolenze amministrative che si sono abbattute sullo scalo aquilano", aveva spiegato De Santis a L'AquilaBlog.

"Tutte le notizie le ho dovute apprendere dalla stampa, comprese quelle riguardanti le assunzioni di 60 persone con il bando regionale Lavorare in Abruzzo 3". De Santis aveva rivelato come fosse stata la Innovative Solution Italy a coinvolgere la Xpress: "Siamo stati noi i promotori della partecipazione alla gara, abbiamo coinvolto noi la Xpress, convinti che avesse il know-how necessario per gestire questo progetto. E ora ci troviamo tagliati fuori da qualsiasi decisione, pur avendo investito nel presidio antincendio aeroportuale di nostra proprietà, di cui laXpress ha usufruito fino ad ora. Addirittura da settembre non riesco più a parlare con Musarella neanche al telefono, e allora mi sono visto costretto a dare mandato al nostro legale, con una lettera del 27 gennaio, per tutelare gli interessi della Innovative. Ormai è chiaro che Musarella ha gestito e operato senza coinvolgerci e pertanto abbiamo chiesto di uscire dalla convenzione sottoscritta in data 10 luglio 2012 con il Comune".

Arrivò poi l'avviso di garanzia per le presunte irregolarità nell'affidamento della gestione ventennale.

Ultima modifica il Mercoledì, 25 Giugno 2014 09:51

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