"Tridico non è più un interlocutore credibile".
Ad affermarlo è Venanzio Cretarola, il segretario regionale dell'Ugl telecomunicazi Abruzzo, nel giorno dello sciopero nazionale dei lavoratori del contact center Inps, indetto per protestare contro la volontà manifestata dall'istituto previdenziale, diretto da Pasquale Tridico, di non applicare la clausola sociale nel processo di internalizzazione del servizio, attualmente gestito in Ati dalle aziende Comdata e Network Contact.
L'Ugl ha aderito allo sciopero ma ha deciso di tenere un'iniziativa separata da quella organizzata da Cgil, Uil e Cisl; segno che, malgrado i ripetuti appelli all'unità, in seno all'ambiente sindacale continua a esserci una spaccatura evidente.
"Lo sciopero di oggi è stato convocato perché vogliamo che la nostra mobilitazione faccia un salto di qualità" dichiara Cretarola "Tridico continua a ignorare e a disobbedire alle indicazioni e alle decisioni formali del Parlamento, in primis l'ordine del giorno, approvato all'unanimità a luglio, in cui si invitava l'Inps a applicare integralmente la clausola sociale per i lavoratori Comdata e Network Contact. La legge c'è già, va solo applicata, non c'è bisogno di approvarne un'altra".
Cretarola stima che se passasse la linea Tridico, quella della selezione pubblica, verrebbe compromessa almeno la metà dell'attuale forza lavoro del contact center, che conta, in tutte le sedi nazionali, circa 3.300 dipendenti.
"All'Aquila" spiega Craterola "abbiamo un'esigenza più immediata perché comunque vada ci sono 103 lavoratori attualmente impiegati sia sulla commessa Inps che su quella dell'Agenzia delle Entrate che secondo Tridico dovrebbero uscire a novembre, cosa totalmente illegale. Tridico non conosce nemmeno i numeri, pensa che questi lavoratori siano addetti solo alla commessa dell'Ader ma gli abbiamo dimostrato, dati alla mano, che le cose non stanno così e che sono a tutti gli effetti lavoratori della commessa Inps".
Altro problema nel problema è quello dei lavoratori senza diploma, che in caso di concorso pubblico verrebbero quasi sicuramente tagliati fuori, pur potendo vantare anni di esperienza: "Tridico ha cambiato versione anche su questo" sottolinea Cretarola "E' chiaro che con una selezione pubblica queste persone non potrebbero partecipare. Tridico ha detto, nell'ultimo incontro, di essere disponibile a mettere nel bando di concorso dei punteggi sull'anzianità ma così garantirebbe a queste persone al massimo l'accesso alla selezione. E' chiaro che con la valutazione dei titoli questi lavoratori avrebbero poche chances. Ripetiamo che i titoli preferenziali non possono pesare per oltre il 30% del punteggio totale, devono essere residuali".
L'internalizzazione del servizio avrebbe dovuto completarsi, per legge, entro il 1 dicembre 2021 ma l'Inps è in netto ritardo: "Tridico ha fatto passare due anni senza fare nulla, infatti è di pochi giorni fa l'annuncio del rinnovo dell'affidamento di un anno. Noi contestiamo anche questa decisione, perché la legge prevedeva una scadenza tassativa. Per ovviare a questo problema ci vorrebe un'altra legge, che finora però nessuno ha proposto. La verità è che Tridico a ogni incontro cambia versione. A febbraio ci aveva detto che la selezione era una procedura semplice, che si poteva sbrigare in un mese con il ricorso a procedure informatizzate. Nell'ultimo incontro ha detto invece che era complessa e pertanto ci voleva un rinnovo. Ormai è una controparte non attendibile. Chiediamo pertanto alle forze politiche di fare pressioni sul ministero del Lavoro, che vigila sull'Inps, per far rispettare l'applicazione della clausola sociale".
All'assemblea dell'Ugl di questa mattina, tenutasi al Centro servizi per il volontariato, erano presenti anche la deputata del Pd Stefania Pezzopane, il vice presidente della Regione Emanuele Imprudente, il consigliere regionale Americo Di Benedetto e il consigliere comunale Marcello Dundee.
"E' una situazione incomprensibile" sottolinea Pezzopane "Abbiamo approvato due norme, la clausola sociale nel codice degli appalti e l'internalizzazione dei lavoratori. Tridico, appoggiato da Brunetta, ritiene che questi lavoratori siano a tutti gli effetti lavoratori del pubblico impiego ma così non è. La nuova società a cui sarà affidato il servizio è una società in house, dunque è come si ci fosse un cambio di appalto".
Il vice presidente della Regione, Emanuele Imprudente, ha annunciato l'apertura di un tavolo regionale mentre Americo Di Benedetto ha proposto di allargare il fronte della protesta coinvolgendo tutti i lavoratori che gestiscono in regime di esternalizzazione alcuni servizi essenziali per la pubblica amministrazione, affinché vengano assunti e stabilizzati.
RETTIFICA
Pubblichiamo di seguito una richiesta di rettifica inoltrata da Venanzio Cretarola.
Gentile direttore,
il vostro articolo sullo sciopero del 27 settembre è molto corretto, e vi ringraziamo per l’attenzione.
Tutto, tranne una sola frase: “'Ugl ha aderito allo sciopero ma ha deciso di tenere un'iniziativa separata da quella organizzata da Cgil, Uil e Cisl; segno che, malgrado i ripetuti appelli all'unità, in seno all'ambiente sindacale continua a esserci una spaccatura evidente”.
Non è vero.
1. UGL Telecomunicazioni non ha “aderito allo sciopero” ma ha proclamato un proprio sciopero con proprie motivazioni, e per favorire l’unità dei lavoratori lo ha proclamato nello stesso giorno.
2. UGL non ha deciso una “iniziativa separata”, è vero l’esatto opposto. Le altre sigle sindacali hanno smentito l’impegno preso pochi giorni fa nel comunicato, firmato insieme ad UGL, in cui si annunciavano “percorsi comuni e condivisi”, impegno da loro smentito subito dopo, continuando a rifiutarsi non solo di portare avanti iniziative unitarie ma anche solo di avere contatti con UGL.
3. Le altre sigle ci avevano chiesto pochi giorni fa di congelare anche il nostro sciopero indetto per il 14 settembre per proseguire insieme, ma non hanno mantenuto la parola.
Dopo il nostro centesimo “appello all’unità” - per l’ennesima volta rifiutato dalle altre sigle - UGL ha organizzato a L’Aquila una Assemblea aperta dei lavoratori con la partecipazione di Parlamentari, Istituzioni locali e forze politiche alla quale hanno partecipato i dipendenti di COMDATA L’Aquila in numero 6 volte superiore ai partecipanti al presidio delle altre 3 sigle davanti alla sede INPS dell’Aquila, che hanno replicato la nostra iniziativa già tenuta a luglio dalla sola UGL in tutte le sedi INPS interessate e soprattutto – in grande stile – davanti alla sede nazionale di INPS a Roma.
4.Come evidente dai servizi video diffusi sulla Rete, le altre sigle hanno dedicato molto tempo a sconcertanti e infondati attacchi contro la nostra organizzazione, invece di concentrarsi esclusivamente sulla difesa dei lavoratori.
Quindi la domanda è: chi è unitario e chi no?