Martedì, 05 Ottobre 2021 17:04

Prosperococco: "Dove sono finiti 1milione e 200 mila euro per il Dopo di Noi?"

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"Dove sono finiti 1 milione e 200 mila euro stanziati dalla Protezione civile per il progetto del 'Dopo di noi' trovati con tanta fatica da Adriano Perrotti?". 

Se lo chiede Massimo Prosperococco, coordinatore delle associazioni per i disabili della provincia dell'Aquila; quei soldi, l'affondo, "devono essere restituiti al suo sogno, al nostro sogno, lo dovete alla città, lo dovete alla memoria di Adriano che si era così tanto battuto per un progetto vero e inclusivo per le persone disabili all’Aquila".

Prosperococco ricostruisce una vicenda che viene da lontano. "C’era un sogno e c’era un progetto: era il 'Dopo di noi' che Adriano Perrotti con la tenacia, con la forza e con l’entusiasmo che sapeva sprigionare e trasmettere a tutti aveva cercato di realizzare. Nel 2009, Adriano era arrivato ad un passo dalla sua realizzazione; subito dopo il sisma aveva raccolto contributi e donazioni per 4,3 milioni di euro: era riuscito ad ottenere un’area in concessione dal Comune, a Pagliare dì Sassa. Per la pochezza della politica e la mancanza di visione di una città del futuro, quel progetto fu coscientemente affossato".

I fondi raccolti da Adriano Perrotti furono, man mano. ritirati da chi li aveva donati e messi a disposizione; ne rimase solo una parte. "Furono utilizzati per il Parco giochi inclusivo “for all” in viale Luigi Rendina; i restanti 1,2 milioni, stanziati dalla Protezione Civile Nazionale, rimasero in cassa al Comune dell’Aquila, finalizzati comunque alla realizzazione di una struttura da destinare al progetto 'Dopo di noi'. Negli anni successivi furono fatti dei cambiamenti d’uso dell’area a Pagliare di Sassa e, in cambio, per la realizzazione del progetto fu destinata la palestra comunale di via Antinori, con annessi degli appartamenti comunali dell’edificio adiacente da abbattere e ricostruire. E' a questo progetto che furono destinati il milione e 200 mila euro, a realizzare un piccolo 'Dopo di noi' aperto, centrale e inclusivo. Era un progetto bellissimo e moderno: ebbi la fortuna di vedere le immagini e i disegni - racconta Prosperococco - era entusiasmante. Oltre ai sei appartamenti, comprendeva un luogo d’incontro e di inclusione, un cubo di due piani trasparente, fatto di vetro e cemento, dove far nascere una biblioteca, un luogo d’incontro del quartiere, una sala lettura di contaminazione con gli studenti della vicina Università, degli spazi culturali, compreso un piccolo teatro all’aperto".

Qualche giorno fa, però, "scopro che la palestra è stata abbattuta e una coltre di cemento e asfalto ha cancellato e sepolto tutto, ha ucciso un sogno, il sogno di Adriano, un luogo di inclusione per le persone disabili all’Aquila. Al suo posto è nato un triste e nero parcheggio 'provvisorio' per una manciata di auto. In questa città, le auto comandano anche sulle politiche sociali; i più deboli, i disabili diventano inutili e insignificanti. Ora per favore non venite a parlarmi dì parcheggio 'provvisorio', perché non lo è provvisorio! Abbiate almeno il coraggio dì dirlo. Le politiche sociali, le politiche inclusive si fanno scegliendo anche i luoghi progettati con amore, non solo i ghettizzanti e oramai fatiscenti appartamenti del progetto CASE. Provo amarezza e tristezza per un sogno sepolto sotto l’asfalto".

Ultima modifica il Martedì, 05 Ottobre 2021 22:35

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