Sabato, 09 Ottobre 2021 13:16

Covid, in Abruzzo terapie intensive e reparti ordinari occupati al 3%

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Da oggi, sabato 9 ottobre, tutta Italia è in zona bianca.

La Sicilia, l’unica regione che si trovava in zona gialla, vede migliorare i parametri sull’andamento della pandemia e passa nella fascia con meno restrizioni. Lo ha stabilito l’ordinanza firmata dal ministro della Salute Roberto Speranza. Il passaggio avverrà oggi - e non lunedì come di solito - perché, ha precisato l’assessore alla Salute della Sicilia Ruggero Razza, l’isola ha dati da zona bianca già da quattordici giorni.

LE REGOLE DELLA ZONA BIANCA – Poche le regole della zona bianca, tra cui il limite delle 4 persone sedute allo stesso tavolo in bar e ristoranti al chiuso, a meno che non si tratti di conviventi. Resta obbligatorio l’uso della mascherina al chiuso e l’esibizione del Green pass in tutti i luoghi in cui è richiesto, come ad esempio palestre, piscine, bar, cinema e teatri

Al momento, secondo dati Agenas aggiornati alla serata di venerdì 8 ottobre, nessuna regione supera la soglia di allerta delle percentuali di occupazione dei posti letto in ospedale.

Per il passaggio in zona gialla, una regione deve superare tutti e tre gli indicatori ritenuti critici: tasso di occupazione al 10% dei posti letto in terapia intensiva e del 15% di quelli nei reparti ordinari, insieme a un'incidenza di nuovi casi di infezione settimanali superiore a 50 ogni 100mila abitanti

In Abruzzo sia terapie intensive che reparti ordinari sono occupati al 3% e l’incidenza è di 14,84 casi.

LE REGIONI CON I DATI PIÙ ALTI - Entrambi i dati sulla percentuale di letti disponibili negli ospedali in Sicilia è al di sotto delle soglie d’allerta: 4% per le terapie intensive e 10% per i reparti ordinari. Tra il 4 e l'8 ottobre l’incidenza del contagio è stata di 30,83 casi ogni 100mila abitanti.

La Sardegna registra l’8% di occupazione dei posti letto in terapia intensiva, avvicinandosi al limite del 10%. I reparti ordinari sono occupati al 6%. Ben al di sotto della soglia d’allarme l’incidenza: 13,59 casi ogni 100mila abitanti.

Se in Calabria non preoccupano le terapie intensive (5%), sono invece i reparti ordinari ad avvicinarsi alla soglia critica per il passaggio in zona gialla, occupati al 12%. L’incidenza è ferma a 27,3 casi ogni 100mila abitanti.

L’ultima regione dove si registrano i dati di occupazione più alti è l’Umbria, con il 6% dei posti non disponibili in terapia intensiva e il 7% negli altri reparti. I contagi settimanali sono 17,47 ogni 100mila abitanti.

L’unico altro territorio che presenta dati vicini a quelli richiesti per passare in zona gialla è quello di Bolzano, dove l’incidenza (sempre tra il 4 e l’8 ottobre) è di 50,50 nuovi casi ogni 100mila abitanti. Le terapie intensive sono occupate al 6% e i reparti ordinari al 5%.

Fra le altre regioni con le percentuali più alte, ma non vicine alla soglia, ci sono le Marche, dove le terapie intensive sono occupate al 6%, ma i reparti ordinari sono fermi al 4% e l’incidenza è di 21,02 .

LE REGIONI CON 0% NELLE TERAPIE INTENSIVE - Solo due territori hanno invece lo 0% di occupazione nelle terapie intensive. Si tratta di Basilicata (con i reparti ordinari all’8% e un’incidenza di 23,50 casi) e Valle d’Aosta -dove i dati sono relativi a giovedì 7 ottobre – che ha il 2% di posti letto occupati nei reparti ordinari e 33,76 casi ogni 100mila abitanti.

LE ALTRE REGIONI - Stabili o poco preoccupanti tutte le altre regioni. Terapie intensive al 3% e reparti ordinari al 5% in Campania, dove l’incidenza è di 21,81 casi.

Sia le terapie intensive che i reparti ordinari sono al 4% in Emilia-Romagna. L’incidenza è di 28,11 casi.

In Friuli-Venezia Giulia le terapie intensive sono occupate al 4% e gli altri reparti al 3%, mentre l’incidenza è di 26,20 contagi.

L’occupazione in Lazio è del 5% sia per le terapie intensive che per i reparti ordinari. Incidenza di 22,59 nuovi casi.

In Liguria, i posti letti occupati sono del 3% sia in terapia intensiva che nei reparti ordinari, mentre l’incidenza è di 19,81 casi.

La Lombardia registra il 4% di occupazione in terapia intensiva e il 5% negli altri reparti. Incidenza di 14,27 contagi.

Il Molise ha il 3% di posti letto occupati nei reparti più critici e l’1% in tutti gli altri, mentre l’incidenza è di 8,98 casi.

Nella provincia autonoma di Trento si registra il 3% di occupazione in terapia intensiva e l’1% nei reparti ordinari, con un’incidenza di 21,08 casi.

Le terapie intensive e i reparti ordinari del Piemonte sono occupati al 3%, mentre l’incidenza di nuovi casi è di 17,12.

La Puglia ha il 4% dei letti occupati in terapia intensiva e il 5% negli altri reparti. Qui, l’incidenza è di 13,66 casi.

Numeri leggermente più alti in terapia intensiva in Toscana, dove il tasso di occupazione è al 5%. I reparti ordinari sono però al 4%. Incidenza di 27,54 casi.

In Veneto i posti letto in terapia intensiva sono occupati al 4%, negli altri reparti al 3%. Più alta l’incidenza: 33,76 casi.

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