Sono stati avviati stamane i lavori per l’ampliamento del parcheggio pubblico in via Salaria Antica est, in prossimità della scuola primaria Rodari di Pile e del progetto Case di Sant’Antonio.
Si tratta del secondo stralcio di lavori che prevede lo sbancamento di 5600 metri cubi di terreno, proveniente dagli scavi per la realizzazione del progetto Case e che forma una vera e propria collinetta artificiale, e la sistemazione della superficie a parcheggio con la compattazione del piano di posa e uno strato in misto granulare stabilizzato.
Posti auto che saranno a servizio del complesso scolastico, del progetto Case, della sede del Tar, della sede di Regione Abruzzo e degli uffici Anas che insistono nell'area.
Il costo complessivo delle opere, come riportato nel quadro economico, risulta essere di 174.435,67 di cui 136.762,25 per lavori, comprensivi di 4.171,75 di oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso e 37.673,42 di somme a disposizione dell'amministrazione.
I lavori sono stati affidati in via diretta all'impresa Delta srl dell'Aquila, a seguito di valutazione di tre preventivi richiesti ad operatori economici individuati tramite elenchi di operatori.
Il tempo previsto per la realizzazione del progetto è di 70 giorni. “La realizzazione del parcheggio di Pile è fondamentale per venire incontro alle esigenze dei cittadini, dei lavoratori e dei commercianti della zona – spiegano il sindaco Biondi e l’assessore Colonna – considerato che su questa area insistono sia il complesso scolastico della scuola primaria “Gianni Rodari”, sia l’insediamento del progetto CASE di Pile, oltre alla sede del TAR, alla sede della Regione Abruzzo, agli uffici dell’ANAS e a svariate attività commerciali. L’intervento, su cui stiamo lavorando da tempo - proseguono - consentirà di ristabilire il decoro e la sicurezza della zona che, ormai da 12 anni, è deturpata da una piccola collinetta ricettacolo di sporcizia e rifugio di animali. Seguiremo i lavori con attenzione per restituire alla città un’ulteriore nuova area accogliente e sicura”.