Approfittando della visita all’Aquila del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Andrea Orlando, in occasione dell’assemblea regionale del Partito Democratico, i sindacati Slc, Fistel e Uilcom hanno chiesto e ottenuto di incontrarlo per discutere la vertenza del contact center Inps, alla presenza, tra gli altri, del segretario generale della Cgil L'Aquila, Francesco Marrelli, della deputata Stefania Pezzopane, del segretario regionale del Pd Michele Fina e dei consiglieri comunali Stefano Palumbo e Stefano Albano.
"Ringraziamo pubblicamente Orlando per averci ricevuto e dedicato parte del suo tempo. L'incontro è stato molto proficuo ed importante sia per i sindacati che per i dipendenti dei call center Comdata, sono 530 i lavoratori del sito aquilano, attualmente interessati dal processo d’internalizzazzione della commessa Inps".
Come noto, l'Inps ha costituito una nuova società in house alla quale affidare, alla scadenza degli attuali contratti di appalto con Comdata e Network Contact, le attività di contact center verso l'utenza. Per fare questo, l'istituto di previdenza intende esperire procedure ad evidenza pubblica per l'assunzione di nuovo personale, rinunciando espressamente alla cosiddetta 'clausola sociale' che, in alcuni settori tra cui la telefonia, dà modo alla società entrante di acquisire il personale da quella uscente.
Una strada, quella intrapresa dal presidente Tridico, che rischia di lasciare per strada migliaia di lavoratori.
"Con il ministro - spiegano i sindacati - siamo stati molto attenti e puntuali nel sottolineare le problematiche che stanno vivendo i lavoratori di Comdata per l’ostinato rifiuto, da parte dell’Inps, di applicare la clausola sociale preferendo una selezione pubblica di cui, ad oggi, si ignorano del tutto criteri e meccanismi che permettano, nel rispetto del processo selettivo, di non disperdere le professionalità acquisite e, soprattutto, di non trasformare questa internalizzazione, pienamente condivisibile, in un dramma occupazionale per centinaia di persone".
La selezione - hanno ribadito i sindacati al ministro Orlando - "non dà alcuna garanzia di continuità e causerà la perdita dei posti di lavoro, a partire da coloro che non hanno il titolo di studio necessario per partecipare e le 100 unità di Ader che il presidente Tridico ha escluso dal processo pur essendo impegnati sulla commessa Inps".
La richiesta dei sindacati al Ministro è stata chiara ed esplicita: "attuare tutti i controlli da parte del Ministero del Lavoro affinchè ci siano le dovute verifiche sull'operato di Inps riguardo il processo d'internalizzazione, a cominciare dai pareri che avallano l’utilizzo delle selezione pubblica anziché la 'clausola sociale' così come dichiarato dal presidente Tridico, pareri formalizzati dalla funzione pubblica e dall'avvocatura dell’Inps ma che nessuno ha potuto leggere. Ci siamo congedati lasciando al Ministro i comunicati dalle segreterie nazionali e ribadendo che nel processo di internalizzazione della commessa Inps l’unica legge da applicare è quella della 'clausola sociale'. L’Aquila vive anche di Call Center e perdere posti di lavoro sarebbe una sconfitta per tutta la comunità".
Intanto, dopo l'incontro dei giorni scorsi tra una delegazione del Comune dell'Aquila e il presidente di Inps Tridico, lunedì si terrà un Consiglio comunale straordinario sulla vicenda.