Domenica, 31 Ottobre 2021 10:56

Covid-19, i numeri parlano chiaro: 8 casi su 10 riguardano non vaccinati

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I numeri parlano chiaro. 

Otto casi su dieci, per quanto riguarda sia i decessi che i ricoveri per infezione da covid-19, riguardano persone non vaccinate.

A confermarlo è Paolo Fazii, direttore del laboratorio della Asl di Pescara: "Questo ci dice due cose: dobbiamo affrettarci con la copertura di quella percentuale di non immunizzati ma anche che, grazie ai vaccini, abbiamo evitato una strage", ha spiegato al quotidiano 'Il Centro'. La ripresa dei contagi, in Abruzzo, "è legata alla circolazione del virus soprattutto tra i non vaccinati", aggiunge Alessandro Grimaldi, primario di Malattie infettive dell'ospedale San Salvatore dell'Aquila, "ed è un aspetto che caratterizza anche i ricoverati: sono in gran parte soggetti senza copertura vaccinale".

Tant'è vero che a trainare l'impennata dei casi che, da alcuni giorni, preoccupa l'Abruzzo, sono i giovanissimi: dei 610 casi positivi riscontrati nell'ultima settimana, quasi un sesto (96, il 15,7% del totale) ha meno di 12 anni. E si può dedurre con un certo grado di certezza che altri contagiati si debbano indirettamente a loro, visto che i bambini sviluppano meno sintomi e, quindi, possono maggiormente diffondere il virus.

D'altra parte, i dati ci dicono che sono gli ultraottantenni - i più immunizzati - quelli che meno si stanno contagiando. 

Le altre fasce più colpite sono quella tra i 50 e i 59 anni, con 95 casi, ma si tratta della più 'popolosa' secondo i dati demografici dell'Istat, e quella tra i 40 e i 49 anni, con 94 casi, che ha fatto registrare un'adesione alla campagna vaccinale inferiore all'80%. 

Una citazione a parte meritano gli adolescenti che, pur avendo partecipato meno alla campagna di somministrazione, si contagiano poco - in proporzione - avendo una maggiore resistenza immunitaria al covid-19.

A confermare l'importanza dei vaccini è un'altra evidenza: seppure ci sia una impennata dei casi, i numeri dei contagiati e dei ricoverati in ospedale sono lontanissimi da quelli di un anno fa. Nella giornata di venerdì scorso, quella che ha visto più casi da maggio, i nuovi contagiati sono stati 167; il 29 ottobre 2020, invece, furono 482. Oggi i ricoverati sono 57, un anno fa 331. I pazienti in terapia intensiva 11 contro 26. Le persone in isolamento domiciliare 1.765 contro 5.087. 

Di qui, l'importanza di sottoporsi alla terza dose del vaccino: si è partiti con i più fragili e gli anziani ma presto - ha sottolineato Grimaldi - "toccherà a tutti fare un altro richiamo per rinnovare la protezione garantita dal vaccino. Sappiamo che, purtroppo, dopo circa 6 mesi questa comincia a ridursi". Come dimostrano gli ultimi studi, la terza dose garantisce dal 71 al 90% di protezione in più contro la variante Delta.

Ultima modifica il Domenica, 31 Ottobre 2021 11:46

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