Giovedì, 18 Novembre 2021 09:47

Delirio al Cup del San Salvatore: Cisal proclama stato d'agitazione

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"Ormai da giorni assistiamo ad un vero e proprio 'medical drama' al CUP dell'ospedale S. Salvatore: prima il mancato funzionamento del sistema operativo della ASL bloccato per tre giorni, con immaginabile danno per l’utenza; poi il ripristino del sistema assistiamo, con i capricci di una Asl incapace di gestire un disagio così importante creandone altri".

A denunciarlo è la segretaria provinciale della Cisal L'Aquila, Giuliana Vespa.

"Il tutto nel silenzio della GPI SPA che gestisce il servizio. Ovviamente, appena il sistema operativo è stato ripristinato - sottolinea Vespa - il flusso di utenza si è prevedibilmente triplicato. Al mattino c’è la protezione civile a fare da filtro per le centinaia di utenti in coda, il pomeriggio è un 'tana liberi tutti' con più di 100 persone in coda all'interno dei locali in spregio a tutte le normative anti Covid per il contenimento del virus e con ovvi pericoli per i lavoratori e l’utenza".

Ma non basta.

Gli operatori chiedono ogni giorno di poter interrompere l’erogazione dei numeri ad un orario decente così da poter smaltire tutti gli utenti. "Ma la Asl dice no e così l’altro pomeriggio si sono chiusi, giustamente, gli sportelli alle 19,30 con ancora tantissime persone da servire. Non è più accettabile per gli operatori del Cup lavorare in queste condizioni dovendo ogni giorno fronteggiare un’utenza che, giustamente, pretende di poter usufruire di un servizio così importante in modo dignitoso. Chiediamo alla GPI SPA di salvaguardare i propri dipenenti, magari senza aver paura di alzare la voce con una Asl che, ad oggi, non ha tutelato né l’utenza né gli operatori".

La Cisal ha dunque proclamato lo stato di agitazione, riservandosi altre forme di protesta.

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