Martedì, 23 Novembre 2021 15:07

San Salvatore, trasferimento reparti al Delta 7. Anaao: "Atto positivo e dovuto"

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Nei giorni scorsi, NewsTown aveva svelato come il prossimo trasferimento di numerosi reparti nel Delta 7 preoccupi, e non poco, gli operatori dell'ospedale San Salvatore dell'Aquila.

A quanto si è appreso, al 3° piano della struttura è previsto vengano trasferiti Medicina (28 posti letto secondo il piano sanitario), Gastroenterologia (4 posti letto), Geriatria (12 posti letto) e Lungodegenza (20 posti letto) per un totale di 64 posti letto.

Va detto che, a seguito dei lavori, le stanze si sono ridotte nelle dimensioni per le opere d'adeguamento sismico; d'altra parte, è aumentata la grandezza dei letti. Per questo, con un precedente piano - chiuso in un cassetto - si era pensato di allestire soltanto 3 posti letto per stanza così da rendere più confortevole il soggiorno dei degenti: prevedere di portare 64 posti letto al piano significa non riuscire a mettere neanche un tavolo per mangiare nelle stanze - ci è stato spiegato da fonti che preferiscono restare anonime - e sarebbe un problema persino portare fuori i letti in caso d'emergenza.

Altro che distanziamento, insomma.

Al 2° piano, invece, dovrebbero trovare posto la Neurologia, l'Immunoreumatologia, l'Oncologia e l'area per le Degenze brevi: anche qui si avrebbero problemi di spazio e, d'altra parte, non convince affatto l'idea di tenere, una accanto all'altro, l'oncologia con le degenze brevi dove si curano, per esempio, le polmoniti o altre sintomatogie infettive.

E ancora: al 1° piano dovrebbero essere trasferite la Pneumologia con Utir, la Riabilitazione e i day-hospital; col vecchio piano, si era previsto di tenervi, invece, i reparti per acuti.

Ma qual è il motivo per cui si intendono trasferire così tanti reparti al Delta 7?

E' presto detto: sembrerebbe che l'intenzione dei vertici della Asl 1 sia di 'riassorbire' al San Salvatore le diverse strutture dislocate sul territorio per evitare, così, di continuare a pagare i fitti. 

Tuttavia, ciò potrebbe creare diversi problemi, e non solo di affollamento nella nuova struttura: da una parte, infatti, l'ospedale aquilano è riuscito a reggere l'urto della fase più delicata della pandemia per la disponibilità di spazi che hanno consentito di aprire reparti covid senza 'sporcarne' altri; dall'altro, c'è un problema di viabilità e di parcheggi a servizio dell'ospedale aquilano che finirebbe per peggiorare sensibilimente.

Sulla vicenda è intervenuto Loreto Lombardi, segretario dell'Anaao. "Da qualche tempo, a proposito della riorganizzazione dell'ospedale San Salvatore, si susseguono posizioni critiche e perplessità sul trasferimento al nuovo edificio Delta 7 dei reparti non chirurgici oggi situati nel Delta 6. Un settore, quest'ultimo, che non fu progettato per accogliere pazienti e che si è rivelato un male necessario in un periodo di emergenza come quello post sisma. Ma una situazione di emergenza non può durare in eterno e il nostro sindacato, che da anni spinge per accelerare la riapertura del Delta 7 dopo i lavori di ristrutturazione, trova assurdo e incomprensibile che ciò avvenga dopo dodici anni dal terremoto".

La burocrazia italiana, purtroppo, è in grado di raggiungere vette estreme - l'affondo di Lombardi - "e non risparmia neanche le strutture sanitarie deputate alla cura e alla salute dei cittadini e baluardo di uno Stato che si voglia definire 'sociale'. Detto ciò, per noi il trasferimento è un atto dovuto e positivo anche perché potremmo utilizzare per altri scopi, ad esempio nuove assunzioni o investimenti in nuove infrastrutture o macchinari, i consistenti risparmi (canoni di affitto per circa 300.000 euro l'anno) che ne deriveranno".

Da quanto si evince dalla stampa, in questo momento - ha aggiunto Lombardi - "ci sono perplessità da parte di alcuni che non ritengono opportuno il trasferimento in base alle notizie che si hanno. Il direttore generale della Asl 1 Ferdinando Romano, da noi invitato a chiarire, ha assicurato che, oltre al trasferimento di vari reparti al Delta 7, al momento l’unica ipotesi aggiuntiva in campo è quella del trasferimento al Delta 6 degli uffici che ora sono in via Saragat, un 'avvicinamento' molto positivo che chiediamo da tempo e che potrebbe favorire il dialogo e l'interscambio evitando che una Direzione situata a chilometri dal presidio ospedaliero risulti estraniante. Molti colleghi ci chiedono come si potranno organizzare reparti più grandi nel Delta 7 con il personale ora in servizio. Il direttore, sul punto, ha assicurato di voler incrementare il personale anche con nuove assunzioni e ha ribadito che si andrà a regime con l’implementazione degli operatori".

Dunque, il segretario Anaao ha auspicato che al più presto, appena cessata questa emergenza economico-finanziaria, "la Asl possa mettere mano alla situazione viabilità e parcheggi che sta diventando, per certi versi, non più sostenibile. Riteniamo in particolare che sia necessario aprire un tavolo con il Comune per risolvere questo annoso problema poiché metà della viabilità ospedaliera è comunale".

Non si è fatta attendere la replica del sindaco Pierluigi Biondi: "Il Comune dell’Aquila è a disposizione, come sempre accaduto, per sostenere le necessità del nostro ospedale e avviare tutte le iniziative che hanno l’obiettivo di renderlo più funzionale e fruibile. Non a caso siamo intervenuti più volte nel tratto di nostra competenza viaria che accompagna all’ingresso della grande struttura".

Purtroppo – ha aggiunto il sindaco – "le informazioni in possesso del dottor Lombardi sono inesatte. La viabilità e i parcheggi che servono l’ospedale, infatti, sono di diretta responsabilità e competenza della Asl a cui siamo pronti, per evidenti ragioni di programmazione complessiva della città, a fornire indicazioni e contributi che ne migliorino l’uso per tutti gli utenti".

 

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