Educare alla rappresentanza democratica, far vivere alle ragazze e ai ragazzi una concreta esperienza educativa e renderli protagonisti della vita sociale attraverso la partecipazione alle sedute d’Aula.
Con queste finalità sarà sperimentato anche all’Aquila il Consiglio Comunale dei bambini e delle bambine, dei ragazzi e delle ragazze (CCBR).
Lo prevede la delibera proposta dall’assessore alle Politiche educative Francesco Cristiano Bignotti, che sarà trasmessa al Consiglio per l’approvazione di un apposito regolamento comunale. “È intendimento di questa Amministrazione porre particolare attenzione alle problematiche dei bambini e dei giovani, proponendo forme di aggregazione, luoghi dedicati, persone di riferimento che possano ascoltarli, accoglierli e consigliarli, consentendo loro di esprimersi e di manifestare la propria personalità e le proprie idee di città - dichiarano il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, e l’assessore Bignotti – Per questo abbiamo deciso di istituire il Consiglio comunale dei bambini e dei ragazzi, che sarà il luogo deputato dove eleggere i propri rappresentanti (sindaco e assessori) ed elaborare proposte per migliorare la comunità, collaborare a prendere decisioni importanti che riguardano il loro territorio, cercare soluzioni a problemi che li riguardano, portando il contributo di tutte le classi che partecipano al progetto”.
Il progetto potrà coinvolgere i giovanissimi che frequentano gli istituti aquilani, dalla quarta classe della scuola primaria alla prima classe della scuola secondaria di primo grado – spiegano Biondi e Bignotti - “e l'esperienza dovrà essere condotta sotto l'attenta regia della scuola, che è il punto di riferimento di tutti e che, con le sue risorse e le sue competenze, dovrà operare affinché il Consiglio Comunale dei bambini e dei ragazzi sia un’esperienza positiva e di educazione all’impegno civico”.
Da parte sua, l’Amministrazione comunale terrà in attenta considerazione tutte le proposte e i progetti presentati, valutando allo stesso tempo la possibilità e le modalità della loro realizzazione. “Ai giovani amministratori sarà inoltre fornito un luogo apposito, preferibilmente fisso, opportunamente attrezzato, individuato fra le sedi di cui dispongono il Comune piuttosto che le scuole del territorio, per poter svolgere le riunioni, gli incontri, le attività di laboratorio, di animazione e di ricerca”.