"Il primo dicembre 2021, il 15enne accusato di aver violentato tre ragazze minorenni e di aver cercato di rapinare, con un complice, una quattordicenne, è stato arrestato. Per l'ennesima volta siamo costrettə a denunciare la narrazione tossica che è stata fatta su questi episodi: a partire dall'avvocato dello stupratore che accusava la ragazza di essersi 'vendicata a seguito di una delusione d'amore', per arrivare ai giornali che hanno addirittura definito lo stupratore 'volto da modello, occhi azzurri, fisico statuario' facendo luce su dettagli inutili e proponendo delle versioni distorte e nocive sulla violenza di genere, anziché fare luce sulla sistematicità del problema che ne è alla base".
La denuncia è del collettivo femminista 'Fuori genere' che sottolinea come "questi tipi di narrazione tossica, talmente comuni da sembrarci gli unici possibili, sono l’espressione della cultura dello stupro in cui siamo immersə, di quel sistema di valori che giustifica, nutre e favorisce la violenza di genere".
"Una narrazione - aggiungono - che descrive gli uomini che uccidono e stuprano le donne come dei 'pazzi', dei 'mostri' o delle 'anime troppo fragili' per sopportare un rifiuto o gestire una relazione, delle persone malate o delle vittime di situazioni sfortunate che la vita ha messo loro di fronte. Niente di tutto ciò! Si tratta di uomini figli di una cultura che è malata perchè patriarcale e che va combattuta anche a partire da come la si racconta".
'Fuori genere', dunque, esprime "solidarietà alle ragazze che hanno subito le violenze, alle loro famiglie", ribadendo presenza e supporto. "L’esistenza di collettivi e associazioni femministe nella nostra città è importante per rivendicare a gran voce che nessuna donna e nessunə sarà lasciatə solə nelle aule dei tribunali, mai!".