La RSU Cisal, sindacato maggioritario in Afm spa, l'azienda municipalizzata che gestisce le farmacie comunali, ad ottobre ha inoltrato formale richiesta di incontro alla presenza dei segretari territoriali all’Amministratore unico di Afm, Alessandra Santangelo.
"Dopo mesi di vane rassicurazioni e promesse sull’apertura di un confronto con le OOSS sul riconoscimento del premio di produttività e sul fabbisogno del personale - spiega il segretario provinciale Cisal, Giuliana Vespa - l’Amministratore unico ha ignorato tale richiesta, decidendo di convocare solo le RRSSUU dichiarando formalmente, tra l’altro, che l’azienda non ha alcuna intenzione di riconoscere il premio di produttività. Così facendo la Afm non riconosce di fatto il lavoro svolto dai dipendenti che da due anni, in piena emergenza pandemica, operano con abnegazione e sacrificio a favore della collettività offrendo servizi aggiuntivi come tamponi e vaccini".
Da sottolineare, inoltre, "l’enorme disagio giornaliero subito dai dipendenti a causa della carenza organica e dell’approssimativa organizzazione dell’Azienda", l'affondo di Vespa. "Circostanze queste che peggioreranno la situazione a partire da lunedì 13 dicembre, data nella quale si potranno effettuare nelle farmacie comunali anche i tamponi molecolari oltre a quelli antigenici. Considerato il totale disinteresse dell’Amministratore unico alle succitate problematiche, la Cisal ha indetto lo stato di agitazione e chiede al sindaco Pierluigi Biondi di convocare con urgenza un confronto tra le parti. In assenza di riscontri, ci riserviamo di indire le prime azioni di sciopero".
Santangelo replica: “Presa di posizione inattesa, dal sindacato nessuna comunicazione all’azienda”
“Apprendiamo dalla stampa che la RSU Cisal proclama lo stato di agitazione del personale dell’AFM spa. L’inattesa presa di posizione, dichiarata alla stampa ma non comunicata all’Azienda, ci lascia sorpresi nei contenuti e nella forma”.
Così, in una nota, Alessandra Santangelo, amministratore unico Afm spa.
“Per quanto riguarda i contenuti - precisa Santangelo - è acclarato che, come dispone l’art. 51 del CCNL Assofarm, la contrattazione di secondo livello e quindi il relativo premio di produttività non possono essere attivati visto che il Contratto collettivo Nazionale Assofarm è scaduto e sono attualmente in corso a livello nazionale le trattative per il rinnovo. L’Azienda non può quindi, nel rispetto delle norme, attivare alcuna contrattazione, pur essendosi dichiarata disponibile ad aprire tale trattativa non appena le condizioni lo consentiranno e ciò al fine di evitare sovrapposizione con i tempi di rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale e nel rispetto dell’autonomia dei cicli negoziali”.
“Circa il fabbisogno di personale - aggiunge Santangelo - è noto come l’azienda abbia in questo periodo di pandemia svolto appieno il suo ruolo di presidio sanitario territoriale, con il servizio di tamponi e vaccini. A tal fine si avvale di figure professionali aggiuntive per la realizzazione dei tamponi e per agevolare le attività complementari con l’intento di evitare sovraffollamenti e ripercussioni negative sull'attività ordinaria”.
“Altro discorso riguarda le non ordinarie e non preventivate assenze di personale dipendente per lo più connesse indirettamente alla pandemia (ad esempio malattie post vaccinazione covid ecc.) e la difficoltà di reperire farmacisti per tali sostituzioni, creando disagi conseguenti”.
“Per quanto riguarda la forma, la nostra sorpresa è ancora più evidente, atteso che l’Azienda aveva convocato, già prima delle comunicazioni a mezzo stampa del sindacato, per il prossimo 16 dicembre le RRSSUU aziendali, su loro richiesta, proprio per discutere di questi temi”.
In riferimento alle posizioni e alle iniziative intraprese dall’organizzazione sindacale, l’Afm ribadisce e conferma “ancora una volta il suo impegno ad aprire la trattativa di secondo livello non appena le disposizioni contrattuali lo rendano possibile e l’impatto economico dei rinnovi saranno definiti dato che risultano confortanti i dati sull’andamento aziendale anche grazie all’impegno profuso dall’azienda sul fronte dei servizi connessi con la pandemia”.
“Riteniamo di non secondaria importanza mantenere il clima di dialogo e collaborazione tra l’azienda e le organizzazioni sindacali. Non vanno certamente in questa direzione prese di posizione, proclamazioni di stati di agitazione e scioperi il cui esito potrebbe avere conseguenze negative sulla tenuta degli andamenti aziendali”, conclude Santangelo.