Giovedì, 16 Dicembre 2021 14:58

Sciopero generale, Cgil e Uil riempiono le piazze. Landini: "Politica distante"

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E' il giorno dello sciopero generale proclamato da Cgil e Uil.

Otto ore di astensione del lavoro e cinque manifestazioni di piazza: a Roma quella nazionale, con i segretari generali Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri, poi Milano, Bari, Cagliari e Palermo.

Il cuore della protesta: la manovra giudicata inadeguata e ingiusta.

Trenta i pullman partiti dall'Abruzzo direzione Roma, per un totale di oltre 1.400 persone.

"In alcuni momenti la maggioranza di governo, che è così vasta, ha preferito trovare una soluzione al suo interno piuttosto che discutere con le parti sociali, come accaduto sul Fisco: e questo sta determinando una distanza tra i bisogni del Paese reale e la politica che si sta sempre più chiudendo al suo interno e non si pone il problema che più della metà del corpo elettorale non va a votare", le parole del segretario generale della Cgil, Maurizio Landini. "Siamo fuori tempo massimo? No, siamo all'inizio di questa battaglia", ha aggiunto: "poterla fare con questa forza e questo consenso nel Paese ci rafforza".

Gli ha fatto eco Pierpaolo Bombardieri, leader della Uil: "Oggi ci sono cinque piazze piene. È strano dire che non rappresentiamo il Paese reale, chi è rimasto indietro - l'affondo - Chiediamo al governo di fare scelte diverse. Il Paese ha bisogno di risposte, che finora non sono sufficienti".

"La gente vuole un cambiamento - ha aggiunto Bombardieri - Non finisce il mondo con la legge di Bilancio, anzi comincia il lavoro. Chiediamo un cambio del mondo del lavoro, la riforma delle pensioni, un decreto contro la delocalizzazione e una politica industriale per lo sviluppo".

"Quello che divide il Paese non è lo sciopero - l'affondo di Landini -  è l'evasione fiscale, la precarietà, l'ingiustizia. Oggi abbiamo bisogno di un cambiamento, di cambiare le leggi sbagliate". E quindi ha rilanciato la proposta di "un nuovo contratto di inserimento al lavoro fondato sulla formazione e sulla stabilità".

Hanno concluso i segretari: "Oggi è l'avvio di una mobilitazione perché questo paese va cambiato. Oggi c'e una domanda di partecipazione e il sindacato svolge la funzione di incanalare questo disagio sociale in un processo che ha l'obiettivo dei rafforzare la democrazia. Ma per farlo serve rafforzare il lavoro, il diritto ad avere un lavoro dignitoso e non precario".

Di ritorno da Roma, il segretario generale della Uil Abruzzo Michele Lombardo ha dichiarato che "lo sciopero è riuscito: a Roma, in piazza del Popolo, ma anche nelle altre città, sono stati tantissimi i lavoratori e le lavoratrici che hanno voluto dire 'non ci sto' alle riforme contenute nella Legge di stabilità in discussione. Per quanto riguarda la riforma fiscale, noi riteniamo che il ridisegno delle nuove aliquote debba privilegiare i redditi più bassi e non penalizzarli. Così come sono disegnate non vanno bene. Abbiamo chiesto, inoltre, l'attivazione di un tavolo di riforma previdenziale: un primo risultato la dichiarazione di sciopero l’ha ottenuto, perché il tavolo è stato convocato per lunedì. Infine, la riforma degli ammortizzatori sociali e del nuovo mercato del lavoro: dobbiamo superare la precarietà, per dare alle nuove generazioni un percorso lavorativo certo, per una vita stabile e duratura".

Ultima modifica il Giovedì, 16 Dicembre 2021 17:03

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