Sono 446 i casi di positività riscontrati in Abruzzo nelle ultime 24 ore, di età compresa tra 1 e 99 anni, a fronte di 201 guariti.
Si registra un altro decesso, un uomo di 97 anni della provincia di Teramo.
Gli attualmente positivi in Abruzzo sono 6625: 122 i pazienti ricoverati in area medica (+4 rispetto a ieri), 18 in terapia intensiva (+1); 6485 i cittadini in isolamento domiciliare (+238).
Dei nuovi casi di positività, 66 fanno riferimento a residenti o domiciliati in provincia dell'Aquila, 143 in provincia di Chieti, 126 in provincia di Pescara, 108 in provincia di Teramo.
Si avvicinano, dunque, i tassi di ospedalizzazione che porterebbero l'Abruzzo in zona gialla, in particolare per le terapie intensive. "L'Abruzzo rischia la zona gialla dopo le feste", ha riconosciuto il responsabile regionale delle emergenze sanitaria Alberto Albani in una intervista al quotidiano Il Centro. "I numeri della pandemia stanno crescendo, prevedo maggiori problemi per il sistema ospedaliero tra la fine dell'anno e l'inizio del nuovo e poi un ulteriore peggioramento dopo il 6 gennaio. Questo a causa dell'aumento dei contagi, che ha come conseguenza diretta l'aumento del numero dei non vaccinati in ospedale".
Intanto, sono stati trovati almeno altri cinque sospetti di variante Omicron oltre al caso confermato 'scovato' dal laboratorio di Genetica molecolare dell'Università D'Annunzio guidato da Liborio Stuppia.
"La variante Omicron è una nuova insidia" le parole del ministro della Salute Roberto Speranza, che ha aggiunto: "In Italia i numeri sono ancora limitati ma in queste ore il ministero della Salute ha deciso che nella giornata di lunedì si farà una nuova flash survey, ovvero una nuova verifica della prevalenza delle diverse varianti nel Paese perché è fondamentale capire quanto sta crescendo la Omicron e con che ritmo rispetto all'andamento epidemiologico". Tanto che il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha convocato per giovedì 23 dicembre a Palazzo Chigi una riunione della Cabina di regia sul Covid.
Sono 84 le sequenze della variante Omicron analizzate e depositate nella piattaforma ICoGen, che riceve le segnalazioni della rete di oltre 70 laboratori regionali coordinata dall'Istituto superiore di sanità (Iss). Il dato è "in forte crescita rispetto alle 55 presenti ieri mattina". La maggior parte delle segnalazioni (aggiornate alle ore 9 del 18/12) è arrivata da Lombardia (33) e Campania (20), mentre in generale la variante è segnalata in 13 regioni.
"La presenza della Omicron era largamente attesa, in linea con quanto osservato anche negli altri paesi, ed è probabile un aumento dei casi nei prossimi giorni" ha sottolineato Silvio Brusaferro, presidente dell'Iss, commentando i nuovi dati. "La crescita del numero dei casi depositati testimonia l'efficienza della rete di monitoraggio, e dei sistemi messi in campo per seguire l'evoluzione della variante. Restano fondamentali le raccomandazioni date finora, di iniziare o completare il ciclo vaccinale anche con la terza dose, di usare la mascherina quando indicato e di seguire le misure individuali e collettive per ridurre al minimo la diffusione del virus".
L'allarme arriva anche dall'Oms: il numero di casi con variante Omicron è raddoppiato in 1,5-3 giorni nelle aree a trasmissione comunitaria. Ed è molto più contagiosa della Delta. "Omicron si sta diffondendo rapidamente nei Paesi con alti livelli di immunità della popolazione, ma non è chiaro se ciò sia dovuto alla capacità del virus di eludere l'immunità, alla sua intrinseca maggiore trasmissibilità o a una combinazione di entrambi".