"Al primo gennaio 2022 il Comune dell’Aquila non avrà un solo dipendente precario. A giugno 2017 erano 95. Oggi, dopo un percorso iniziato nel 2018, persone che vivevano instabilità professionali con l’Ente, a colpi di rinnovi per pochi mesi, conquistano finalmente il riconoscimento della dignità lavorativa e, con esse, le loro famiglie".
A darne notizia sono il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, e l’assessore comunale al Personale, Fausta Bergamotto, annunciando che venerdì 31 mattina, dopo che nel mese di dicembre sono state espletate le procedure concorsuali, i precari cosiddetti della “ricostruzione”, impiegati nel Comune dell’Aquila e negli uffici speciali per la ricostruzione, incontreranno i vertici dell’Amministrazione e le strutture tecniche per ricevere le ultime indicazioni sulla presa di servizio dal primo gennaio.
Ovviamente, non mancano in queste ore le rivendicazioni politiche.
"La collaborazione e l’interlocuzione costante con il Dipartimento della Funzione Pubblica, e con il ministro Renato Brunetta, hanno consentito di raggiungere un obiettivo strategico di questa Amministrazione: azzerare il precariato", le parole di Biondi e Bergamotto. "Già nel 2019, come Giunta comunale, approvammo un primo parziale piano, con nostre risorse. Dopo il decreto 'Agosto' del 2020, la cui scellerata previsione non concedeva risorse per la stabilizzazione e rischiava di rinviare ulteriormente le assunzioni, abbiamo iniziato una battaglia di territorio, promuovendo un’azione sinergica con Regione, Comuni del Cratere e sindacati. Una battaglia i cui punti fermi trascrivemmo in un documento unanime il 26 agosto 2020, al termine di una affollata e partecipata assemblea pubblica all’Auditorium del Parco. È stata questa unità che ci ha permesso di ottenere l’emendamento a firma di maggioranza e opposizione, approvato in Senato, in sede di conversione del decreto 'Agosto', e arrivare a fine novembre di quest’anno alla pubblicazione del DPCM, su proposta del ministro Brunetta, con l’assegnazione delle risorse necessarie. Da qui la corsa contro il tempo per emanare i bandi, espletare le prove di concorso e arrivare a oggi", ribadiscono Biondi e Bergamotto.
La modifica al decreto 'Agosto', frutto della battaglia aquilana, "ha fatto scuola fino a essere utilizzata per dare certezze a tutti i precari impegnati in aree colpite da calamità naturali, anche in altre realtà d’Italia. I fondi assegnati al Comune dell’Aquila per la stabilizzazione ammontano a 2,5 milioni di euro, di gran lunga la cifra più alta in Italia tra quelle previste per gli enti che stanno utilizzando la procedura".
Il Comune dell’Aquila assumerà anche i dipendenti precari dell’Ufficio speciale per la ricostruzione del capoluogo e dell’Ufficio speciale per la ricostruzione dei Comuni del Cratere. Nella fattispecie, 39 provengono dal Comune dell’Aquila, 13 all’Usra e 15 all’Usrc. "Si chiude un capitolo nero per la storia del Comune dell’Aquila. Un capitolo fatto di pagine buie in cui madri e padri di famiglia, in difesa del loro diritto al lavoro, a tutela del loro impegno, si sono trovati persino costretti a occupare gli uffici del sindaco, come accadde nel 2015, a rincorrere assessori che fuggivano e a essere rabboniti con contratti rinnovati di mese in mese".
Di altro avviso la deputata dem Stefania Pezzopane che, in una nota, ha voluto augurare "buon lavoro stabile a tempo indeterminato alle lavoratrici e ai lavoratori, ormai ex precari della ricostruzione dei comuni, degli uffici speciali e del Parco. A loro auguro ogni felicità. Sono orgogliosa per aver realizzato un loro sogno".
Quello raggiunto - sottolinea Pezzopane - "è un obiettivo politico, un traguardo a cui ho lavorato per anni, anche quando quasi nessuno ci credeva e sembrava una missione impossibile. Con la firma dei contratti di lavoro si conclude un percorso. Ora abbiamo lavoratrici e lavoratori che hanno acquisito un diritto: quello di essere liberi e non più ricattabili e pronti a dare il meglio. Ricordo come fosse ieri – prosegue la deputata dem – quando, da assessore al comune, promisi a quei precari che non li avrei mai abbandonati. E così è stato. Ho curato, anno dopo anno, le loro proroghe, una dopo l’altra, combattendo contro ogni pregiudizio, dialogando sempre con loro e con le organizzazioni sindacali, che vanno ringraziate per il prezioso lavoro. In particolare con la Cgil abbiamo più volte fatto il punto ed aggiustato il tiro. Per anni potevamo solo prorogare i contratti perché il decreto Brunetta impediva le stabilizzazioni nella pubblica amministrazione. Solo grazie al centrosinistra e alla riforma Madia siamo riusciti finalmente a stabilizzarli sopprimendo la legge Brunetta".
Durante il Conte-bis, mette in evidenza Pezzopane, "con il decreto Sisma a fine 2019, venne approvato un mio ordine del giorno che aprì alla costituzione di un tavolo per la stabilizzazione dei precari della ricostruzione. Il premier Giuseppe Conte si occupò direttamente della questione con il suo infaticabile Capo di Gabinetto Alessandro Goracci con cui lavorammo alla norma e al suo finanziamento, contenuto nel decreto agosto. Con il presidente del Consiglio Mario Draghi e il ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta gli atti conclusivi e quindi, in questi giorni, la firma dei contratti tanto agognata".
Con i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori non si scherza. "Mi chiedo come la destra abbia potuto pensare di alimentare, grazie al decreto Brunetta, decenni di precariato negli enti pubblici. Le forze democratiche e progressiste devono dare centralità al lavoro e a chi lavora. Dopo questo straordinario risultato occorre una grande iniziativa per rilanciare, ad esempio, le stabilizzazioni dei precari nella sanità della Asl dell’Aquila e d’Abruzzo, con precari da stabilizzare e interinali da internalizzare. Il presidente delle Regione Abruzzo Marco Marsilio e la destra dimostrino di saper copiare quando fatto da noi al governo nazionale con i lavoratori della ricostruzione post sisma".