Crescono in modo esponenziale i contagi in Abruzzo che, ieri, ha 'sforato' tutti i parametri che tenevano la regione in zona bianca: i posti letto occupati in area medica sono 216, oltre il limite del 15% fissato a 198; 22 i ricoverati in terapia intensiva, oltre il limite del 10% fissato a 18. Non solo. Sono abbondantemente oltre mille i casi di posività ogni centomila abitanti, su una sogla limite di 50.
"La variante Omicron si è rilevata estremamente contagiosa, 4 o 5 volte più della Delta, e questo implica una diffusione del contagio molto elevata anche tra i soggetti vaccinati", spiega il primario del reparto di Malattie infettive del San Salvatore dell'Aquila Alessandro Grimaldi ai microfoni di laQtv; "c'è un problema serio di contagi che potrebbe ripercuotersi negativamente sulle strutture ospedaliere", riconosce Grimaldi.
Il dato positivo: "stando a quello che stiamo vedendo in questi giorni, chi è vaccinato difficilmente svilupp una malattia grave"; il dato negativo è piuttosto scontato: "è evidente come su grandi numeri crescano anche i ricoveri".
"La mia opinione personale - aggiunge Grimaldi - è che se si dovesse registrare una crescita esponenziale dei ricoveri, prevedendo che gli effetti delle festività natalizie si manifesteranno a distanza di due o tre settimane, converrebbe far passare questo lasso di tempo per poi riprendere le attività scolastiche in presenza: ma non spetta a me dirlo. Certo è che si dovesse verificare una crescita sostenuta dei contati bisognerà riflettere sulle misure da assumere".
Purtroppo, "in questo momento stiamo vedendo tantissimi contagi tra i giovani e ciò è dovuto, in parte, al fatto che sono meno vaccinati e, in parte, al fatto che sono più portati alla socialità e le vacanze natalizie sono state, anche giustamente, un'occasione di grande socializzazione".
Si spera che l'ondata esponenziale dei contagi possa arrestarsi verso la fine del mese, "che si possa arrivare ad una decrescita, invertendo il trend nella seconda metà del mese tornando, così, a condizioni più accettabili". Certo è che la variante Omicron ha cambiato le regole del gioco: "ha sviluppato così tante mutazioni - da Alfa a Delta erano state nell'ordine di 2 o 3, improvvisamente ci siamo ritrovati ad affrontarne oltre 40 - da aver modificato la struttura del virus rendendolo estremamente contagioso; un evento che nessuno poteva prevedere".