Lunedì, 10 Gennaio 2022 10:45

Asl 1, Romano: "Si fatica a credere alle promesse di assunzione del manager"

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"Dopo due anni dall’inizio della pandemia e due manager che si sono avvicendati alla guida della Asl dell’Aquila, nessuno ha voglia di farsi mettere anelli al naso; non ce l’hanno i cittadini che con patologie croniche devono sottoporsi a cure costanti, non ce l’ha la forza lavoro del cantiere più grande d’Italia che non può far affidamento su unità di personale a sufficienza nel Pronto Soccorso, non ce l’ha chi è responsabile delle fasce più fragili e indifese verso il Covid, bambini e anziani".

A dirlo è il capogruppo di Italia viva Paolo Romano, che aggiunge: "Stando alle dichiarazioni del manager della Asl, Ferdinando Romano, sono in procinto di essere assunti con carattere d’urgenza (qualche testata riporta persino che sarebbero assunzioni a tempo indeterminato) 10 infermieri per il nosocomio di Avezzano mentre sarebbe stato disposto il reperimento di ulteriori 50 unità destinate agli altri ospedali della provincia tramite lo scorrimento di un vecchio avviso pubblico. Dalle dichiarazioni date alla stampa sembra debbano essere tutti assunti a stretto giro, talmente stretto da riprendere gli interventi programmati al San Salvatore, sospesi per mancanza di personale, già dalla fine del mese di gennaio. Le nuove assunzioni infatti ridaranno ossigeno ai reparti, scongiurando ulteriori accorpamenti così come l’esperimento dei soli interventi d’urgenza. In venti giorni dunque si assumeranno 60 unità di personale infermieristico".

Questo ha promesso Romano; purtroppo, però, scorrendo l’albo pretorio dell’Azienda sanitaria locale - l'affondo del capogruppo di Italia viva - "si trovano pubblicate due sole delibere sulla questione, relative agli scorrimenti di una graduatoria di avviso per la copertura di 15 e 8 posti. Dunque 23 infermieri in luogo dei 60 annunciati, da scovare in una graduatoria di due anni fa nella quale è legittimo pensare ci siano nomi di professionisti già impiegati altrove che scopriranno la sede di servizio solo al momento della stipula di contratto: un incentivo alla rinuncia".

È chiaro che "si fa un po’ fatica a credere che le dichiarazioni del manager Asl, rilasciate in concomitanza alla chiusura del reparto di geriatria e all’accorpamento di alcune unità operative complesse come la chirurgia epato bilio pancreatica con la chirurgia universitaria, la chirurgia vascolare con la neurochirurgia e la chirurgia senologica con la chirurgia maxillo-facciale, possano essere una qualche fonte di tranquillità per chi ha l’onere di amministrare questa città. Piuttosto sembrano un modo per mettere a tacere le critiche che in queste ore hanno travolto la gestione del San Salvatore".

Pertanto, conclude Paolo Romano, "la richiesta di un incontro con il manager da parte dei consiglieri regionali Pietrucci e Di Benedetto [qui] mi sembra più che auspicabile poiché scaturita dalla stessa preoccupazione che muove le mie riflessioni; mi chiedo solo dove siano i tanti esponenti di maggioranza che fino a pochi mesi fa hanno ingaggiato un duro braccio di ferro per la sostituzione di Roberto Testa alla guida della Asl aquilana: sono soddisfatti del cambiamento?".

Ultima modifica il Lunedì, 10 Gennaio 2022 11:02

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