Martedì, 11 Gennaio 2022 09:36

Omicron, Cnr: "Le 4 province abruzzesi tra le 32 dove la variante è più diffusa"

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In quali aree, in Italia, è maggiormente diffusa la variante Omicron del virus Sars-Cov-2?

Secondo l’analisi proposta dal matematico Giovanni Sebastiani, esperto dell'Istituto per le Applicazioni del Calcolo “M.Picone” del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), sono 32 le province nelle quali l'epidemia di Covid-19 correva più velocemente alla fine del 2021, partendo da Lecco e arrivando fino ad Enna. Sono quelle dove l'incremento dei casi è raddoppiato in un minore numero di giorni e che potrebbero quindi coincidere con le zone dove la variante Omicron si è maggiormente diffusa nelle ultime settimane del 2021.

Tra le 32, ci sono le 4 province abruzzesi con Chieti che, addirittura, è la prima in assoluto; seguono Pescara al 4° posto, L'Aquila al 12° e Teramo al 14°; segno che l'Abruzzo è tra le regioni dove i casi di Covid-19 sono aumentati in modo esponenziale, unitamente ai valori più bassi dei tempi di raddoppio (espressi in giorni) degli incrementi stessi.

Ecco l'elenco stilato da Sebastiani: Chieti (tempo di raddoppio di 1,3 giorni), Isernia (2,3), Vibo Valentia (2,8), Pescara (2,9), Prato e Pisa (3), Campobasso e Barletta-Andria-Trani (3,1), Firenze (3,2), Pistoia (3,3), Lucca (3,4), Lecce e L'Aquila (3,6), Avellino (3,7), Teramo e Siena (3,8), Taranto, Arezzo e Massa Carrara (3,9), Lecco, Enna e Bari (4), Parma (4,1), Bergamo e Terni (4,2), Livorno, Rimini e Caserta (4,3), Cremona, Perugia, Benevento, Monza e della Brianza (4,5).

Prendendo in esame “le curve dell'incidenza di positivi nelle 107 province italiane nel periodo di tre settimane che termina il 2 gennaio 2022, risulta una crescita di tipo esponenziale (modulata da una componente periodica settimanale) con tempi di raddoppio degli incrementi che hanno frequenza massima a 4,5 giorni”, ha riferito l’esperto del Cnr. “Le province con tempi di raddoppio inferiori o uguali a 4,5 giorni sono 32”, ha rilevato il matematico. “Escludendo Rimini, Vibo Valentia ed Enna, sono concentrate in tre blocchi di province contigue”, ha precisato: uno composto dalle quattro province lombarde di Lecco, Bergamo, Monza e della Brianza e Cremona, quello di Parma in Emilia-Romagna, poi ancora tutte le province toscane esclusa Grosseto e le due umbre. “Questo gruppo è quasi contiguo al secondo, composto da tutte le province abruzzesi, le due molisane e le tre campane di Caserta, Avellino e Benevento. Il secondo gruppo è quasi contiguo al terzo, composto dalle quattro province pugliesi di Barletta-Andria-Trani, Bari, Taranto e Lecce”, ha spiegato ancora Sebastiani.

Secondo l'esperto, "dato che queste 32 province hanno valori bassi del tempo di raddoppio, è ragionevole assumere che in esse sia rappresentata (più che nelle altre) in modo rilevante la variante Omicron, caratterizzata da una maggior diffusività rispetto alla variante Delta, prevalente negli ultimi mesi". È inoltre da sottolineare, ha aggiunto Sebastiani, che "la Toscana ha nove province su dieci coinvolte, e poiché essa ha la più alta copertura vaccinale (79%) tra le regioni e province autonome italiane, è evidente l'importanza della somministrazione della terza dose per la limitazione della diffusione di questa variante. La caratteristica di contiguità delle province all'interno di ciascuno dei tre blocchi, tra l'altro quasi connessi tra loro, suggerisce l'opportunità della limitazione dei flussi di persone, almeno tra le diverse regioni".

Secondo l'analisi del matematico, inoltre, entro una settimana i ricoveri a livello nazionale potrebbero superare i valori soglia per l'ingresso nella zona arancione. "L'occupazione di pazienti Covid a livello nazionale nei reparti ordinari è al 24.5% circa e aumenta in modo lineare, con un tasso medio di crescita di circa 0.85% al giorno, mentre quella nelle terapie intensive è al 17% circa, anch'essa in crescita lineare con un tasso medio di aumento pari a circa il 0.43% al giorno", ha osservato l'esperto. "Se questi trend rimarranno invariati, si prevede che entro una settimana, avverrà il superamento delle soglie della zona arancione, pari rispettivamente a 30% e 20%", ha concluso.

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