Mercoledì, 12 Gennaio 2022 12:59

Asl 1 di nuovo in emergenza, il manager Romano si difende: "Carenza di personale problema nazionale, il 2022 sarà l'anno delle assunzioni". E aggiunge: "Stiamo mettendo punti fermi per riqualificazione San Salvatore"

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Ferdinando Romano si difende.

In questi giorni, il management della Asl 1 è finito al centro delle polemiche per essersi fatto trovare di nuovo impreparato rispetto alla quarta ondata di contagi da covid-19. 

Si è stati costretti ad assumere disposizioni d'urgenza per affrontare le criticità emerse, in particolare all'ospedale San Salvatore dell'Aquila; nello specifico, sono stati sospesi, fino al 30 gennaio, i ricoveri programmati in area chirurgica (verranno assicurati soltanto gli interventi di emergenza/urgenza); sono state sospese le ferie al personale sanitario e tecnico, per il momento fino al 31 gennaio, "al fine di garantire la disponibilità di personale da impiegare nelle attività legate all'emergenza"; sono state attivate, inoltre, tutte le misure organizzative volte all'attuazione di posti letto covid nel modulo antistante il Pronto soccorso e nella struttura modulare del G8. Infine, è stato disposto l'accorpamento di alcune unità operative complesse, ed in particolare: Chirurgia Epato bilio pancreatica con la Chirurgia universitaria, la Chirurgia vascolare con la Neurochirurgia e la Chirurgia senologica con ORL con la chirurgia Maxillo-facciale.

Ciò significa, inevitabilmente, una riduzione dell’assistenza sanitaria per le altre patologie che nulla hanno a che vedere con il covid.

Non solo.

Sono stati chiusi temporaneamente il reparto di Geriatria, dove si sono registrati 12 casi di positività al Covid, e la così detta 'area grigia', la zona filtro dell'ospedale San Salvatore, per redistribuire il personale nei vari reparti carenti.

Ma criticità si riscontrano al Pronto soccorso, nel blocco operatorio, nel reparto di Dialisi, che si ritrova con dieci unità in meno tra infermieri e medici e con l’obbligo di garantire il servizio ordinario oltre a quello Covid di tutta la provincia, e così in Oncologia e nelle Medicine, con infermieri stremati con più di 120 giorni di ferie non godute.

Una situazione d'emergenza determinata dai casi di contagio tra il personale sanitario che hanno ulteriormente aggravato un quadro reso già difficile dalla carenza cronica di personale, mai risolta, e dalla sospensione del personale non vaccinato. D'altra parte, se al 31 dicembre 2019 la Asl 1 aveva 3.249 addetti a tempo indeterminato, al 31 dicembre 2020 ne risultavano 3.167 cioè 82 in meno; con il fabbisogno stimato di 4.053 dipendenti ci sono in pratica 886 posti vacanti in organico. Anzi, rispettando le turnazioni di legge, ne servirebbero ulteriori 227. Così la scopertura totale di personale a tempo indeterminato arriva a 1.163 unità. In piena emergenza, l'azienda ha raggiunto l’occupazione a tempo indeterminato più bassa dal 2014.

Per questo, critiche severe sono arrivate dai sindacati - la Cgil è arrivata a scrivere al Prefetto - e dalla politica, con i consiglieri regionali Americo Di Benedetto e Pierpaolo Pietrucci che hanno chiesto a Romano un incontro urgente.

Già nei giorni scorsi, il manager aveva annunciato l'assunzione di nuovo personale: anche su questo, però, c'erano state delle prese di posizione dure avverso l'azienda, da ultimo quella del capogruppo di Italia viva in Consiglio comunale Paolo Romano che aveva sottolineato come, in realtà, non ci fossero atti conseguenti alle promesse fatte.

Scoramento è stato espresso anche dal personale del San Salvatore. "Purtroppo, scontiamo ritardi di anni: siamo stati commissariati a lungo come Regione e, dunque, non abbiamo avuto un turn-over sufficiente. D'altra parte, oggi registriamo un deficit dell'apparato amministrativo nell'espletare i concorsi; ricordo che diversi posti da Primario sono ancora vacanti e, per questo, l'organizzazione risulta difficile. Ma abbiamo carenze in tutti i settori, soprattutto in quello infermieristico", ha sottolineato Alessandro Grimaldi (Anaao). Che ha aggiunto: "Abbiamo in arretrato interventi chirurgici oncologici anche urgentissimi e questo è un danno grave per la popolazione".

Oltre a tagliare gli sprechi, insomma, "è arrivato il momento d'investire" le parole di Grimaldi. 

Il manager, però, non pare preoccupato. Anzi. "Mi dispiace controbattere alle accuse che sono arrivate in queste ore; se sfogliate l'albo pretorio, vedrete che abbiamo pubblicato due delibere, la numero 15/2022 e la 25/2022, che prevedono l'assunzione di 55 infermieri, di cui 5 destinati all'hub per somministrare i tamponi installato all'aeroporto di Preturo, dove hanno lavorato i Carabinieri per lo screening scolastico e che abbiamo deciso di tenere aperto, e ad Avezzano; altri 8 sono stati assunti per il Dipartimento di prevenzione con altra delibera".

D'altra parte "la mancanza di personale è un problema nazionale, non solo aquilano", ha tenuto a sottolineare Romano: "Se fosse solo un problema dell'Aquila, non faremmo fatica a riconoscerlo; è evidente, però, che si tratta di una criticità diffusa a livello nazionale. La Regione Campania ha sospeso i ricoveri programmati; lo sta facendo il Veneto, lo hanno fatto Lazio, Lombardia e Toscana. Le Regioni sono in profondissima crisi per la difficoltà di reperire personale".

Detto ciò, ha proseguito Romano, "grazie alle manovre che ho messo in campo nei mesi precedenti, oggi posso garantire che, rispetto al disavanzo significativo ereditato sul 2021, abbiamo un bilancio in pareggio che godrà degli ulteriori finanziamenti del riparto del fondo sanitario nazionale; ci siamo riusciti lavorando sugli sprechi nelle acquisizioni di forniture, beni e servizi non sanitari che ci stanno consentendo di recuperare molti milioni di euro. Dunque, abbiamo una capacità assunzionale enorme: sono sereno nel poter assumere quasi tutto il personale che serve per dare risposte ai cittadini che le attendono da tempo".

Romano ha dunque rivendicato l'azione della governance: "Abbiamo aperto il Delta 7, un polmone importante per il San Salvatore se è vero che ci assicura 180 posti letto per un ospedale che ne conta poco meno di 430; vi abbiamo trasferito l'area medica liberando, così, il Delta 6 dove avevamo intenzione di portare la Direzione generale: vista l'emergenza, però, lo teniamo come presidio Covid. Ciò significa che anche noi, come Pescara, abbiamo un ospedale Covid da 90 posti letto a costo zero. Tra l'altro, il Delta 7 ha una qualificazione alberghiera eccezionale". Non solo. "Siamo stati criticati per la terapia intensiva realizzata ad Avezzano: e meno male che l'abbiamo implementata, dico io, se è vero che oggi, con la quarta ondata, abbiamo una terapia intensiva covid e una per i non covid, nettamente separate". E ancora: "abbiamo riavviato la progettazione tecnico economica per il nuovo ospedale di Avezzano e, così, i lavori per la Rsa di Montereale che contiamo di completare in un anno. Stiamo mettendo dei punti fermi, insomma, per la riqualificazione del San Salvatore",

Ultima modifica il Giovedì, 13 Gennaio 2022 00:13

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