Da lunedì 24 gennaio è probabile che l’Abruzzo si ritrovi in zona arancione; dalla Regione confermano che il cambio di colore è praticamente certo, anche se bisognerà attendere altre 48 ore per a consueta riunione del tavolo di monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di sanità che prenderà atto dei dati regionali.
Da ieri, l’Abruzzo ha sforato tutti e tre i parametri che la tengono in zona gialla: il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva è salito al 20%, in area medica siamo oltre il 30%; l'incidenza settimanale dei contagi per centomila abitanti è a 1.964 a fronte di una soglia da zona arancione pari ad appena 150. Un indicatore, questo, che seppur lievemente sceso rispetto ai valori record toccati nei giorni scorsi, resta comunque a livelli mai visti. Basti pensare che fino alla scorsa primavera con un'incidenza superiore a 250 si finiva automaticamente in zona rossa.
Stando ai dati diffusi ieri dall’assessorato alla Sanità, i positivi al momento sono 74.360, 4.486 in più rispetto a lunedì; vale a dire che in questo momento in Abruzzo, il 5,8%, della popolazione è affetto da Covid-19.
Ma che cosa cambierà se, da lunedì, l’Abruzzo dovesse ritrovarsi davvero in zona arancione?
Con le recenti misure introdotte dal Governo sono state eliminate gran parte delle differenze tra le restrizioni della zona gialla e quelle della zona arancione. Ne restano però alcune: la principale riguarda il ritorno dell'autocertificazione per gli spostamenti. In zona arancione, infatti, senza Green pass non si può uscire fuori dal comune di residenza, se non per questioni di necessità, come lavoro, salute e accedere a servizi non disponibili nel proprio comune; tanto meno si può uscire dalla propria provincia o regione. La regola è diversa per chi abita in comuni con meno di 5 mila abitanti: può uscire fuori dal proprio comune, ma restando entro 30 chilometri di distanza e senza raggiungere capoluoghi di provincia.
In zona arancione, inoltre, sono limitati gli ingressi nei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi. In questi casi, infatti, è necessario mostrare il super Green pass per entrare nei negozi ospitati nei grandi edifici commerciali e che non vendono beni di prima necessità. Accesso quindi sempre garantito a tutti solo in alimentari, edicole, librerie, farmacie e tabaccherie ospitati dai centri commerciali.
In zona arancione, inoltre, è necessario il super Green pass - anziché il certificato "base"richiesto in zona gialla - per partecipare a corsi di formazione in presenza.