Lunedì, 07 Febbraio 2022 18:37

Contact center Inps, cresce la preoccupazione per gli oltre 500 lavoratori aquilani

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Inps Servizi, società in house partecipata da Inps, alla quale saranno affidate, alla scadenza degli attuali contratti di appalto, le attività di contact center verso l'utenza, va dritta per la strada dell’assunzione tramite procedura ad evidenza pubblica, rinunciando alla cosiddetta "clausola sociale" che garantirebbe l’acquisizione del personale da parte della società entrante.

Una decisione che mette a rischio migliaia di lavoratori in tutta Italia, 530 soltanto all’Aquila impegnati sulla commessa lavorata nelle società Comdata.

Tra l'altro, non ci sono garanzie sul mantenimento dei livelli occupazionali né sulla tipologia di contratto.

Il sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi, ha inviato una nota al capo della società Inps servizi, Mario Esposito, e al presidente di Inps, Pasquale Tridico. "Massima tutela dei livelli occupazionali nell’ambito del processo di internalizzazione dei lavoratori del contact center che forniscono assistenza all’utenza per conto dell'Istituto nazionale di previdenza": questo il cuore della lettera. "Solo nella città dell’Aquila gli operatori impiegati nel call center Comdata, affidataria del servizio, sono oltre cinquecento, tutti con contratto a tempo indeterminato - le parole del sindaco - L’impegno personale e dell’amministrazione è sempre stato affinché neanche un posto di lavoro fosse perso. Una volontà ribadita nel corso dell’incontro dell’ottobre scorso, a Roma, con il presidente Tridico e confermata dall’intero Consiglio comunale che ha approvato un ordine del giorno perché fossero salvaguardate professionalità e competenze di tutte le donne e gli uomini che da oltre un decennio svolgono un servizio essenziale per il Paese, che non si è interrotto neanche nei mesi più duri della pandemia e che deve essere valorizzato in vista del prossimo bando di assunzione della società in house di Inps. Un avviso che ritengo sia opportuno che l’Istituto condivida, oltre che con i sindacati e le parti sociali, anche con i territori e i loro rappresentanti affinché nella stesura definitiva, e nel perimetro delle norme vigenti, vengano evitate lacune o falle che potrebbero coinvolgere e penalizzare una parte della platea degli interessati che, invece, ha il diritto a mantenere il proprio lavoro".

La battaglia contro le incertezze sul futuro dei lavoratori è al centro dell’agenda politica di questa maggioranza sin dal giorno dopo l’insediamento, ha proseguito Biondi. "Battaglia che ha portato all’azzeramento dei contratti a termine nell’ente e all’avviso che ha consentito a tutti i precari della ricostruzione del Comune, dell’Usra e dell’Usrc di ottenere il meritato contratto a tempo indeterminato, dopo 12 anni di proroghe e indeterminatezza. La vertenza del call center dimostra come purtroppo, quando il Comune non possa seguire in prima persona l’evoluzione normativa, capiti che le leggi non siano in linea con le esigenze reali dei lavoratori", l'affondo. "Un esempio lampante fu il decreto Agosto del 2020, relativo proprio ai precari del sisma, che grazie ad una mobilitazione istituzionale dell’intero territorio siamo riusciti a far modificare affinché fossero individuate le necessarie coperture economiche per le stabilizzazioni. Spiace, infine, constatare come le rassicurazioni del ministro Andrea Orlando, fornite a un tavolo in cui nessun rappresentante dell’amministrazione locale era stato invitato, si siano rivelate infondate e fragili e che non sia stato mai convocato il tavolo interistituzionale richiesto dopo l’approvazione unanime dell’ordine del giorno del Consiglio comunale aquilano".

In realtà, rassicurazioni erano arrivate anche dal ministro Renato Brunetta, nel corso di una visita all'Aquila per annunciare l'istituzione in città della Scuola di formazione della Pubblica amministrazione: "Mi sono impegnato personalmente a seguire l'intera questione in Legge di Bilancio e a dare informazioni puntuali al mondo sindacale sulle soluzioni in atto, d'accordo col ministro Andrea Orlando, sebbene la vicenda abbia già avuto un alveo risolutivo chiaro e netto", aveva tenuto a rassicurare il ministro di Forza Italia. 

D'altra parte, il grande assente in questa vertenza è il presidente della Giunta regionale Marco Marsilio cui il consigliere Americo Di Benedetto ha inteso chiedere "che idea si sia fatto su una vicenda occupazionale di così ampia portata come quella che investe gli oltre 500 lavoratori del call-center Inps aquilano. Il disinteresse del Governo regionale è emblematico", ha aggiunto Di Benedetto: "sia il Presidente Marsilio che l’Assessore competente al ramo Pietro Quaresimale dimostrano colpevole indifferenza per un problema che, invece, sta incidendo gravemente sulla vita di decine di lavoratori e delle loro famiglie, ormai sfiancati dalle tante iniziative di mobilitazione per il rispetto dei loro diritti e la salvaguardia del proprio futuro lavorativo. Non è più possibile tollerare che l’INPS, contraddicendo se stessa e non rispettando né le norme sulla tutela previste né le varie sentenze di legittimità e di merito che impongono alle società partecipate l’applicazione della clausola sociale, decida di sostituirla con una procedura concorsuale pubblica".

Paradossale è giustificare questa decisione con l’esigenza di risparmiare risorse finanziare per la gestione del servizio, "bloccando quindi agli operatori i contatti degli utenti col finto scopo di ridurre i tempi e spendere di meno salvo poi decidere di sborsare ingenti somme su affidamenti esterni e assunzioni a chiamata diretta di nuovi dipendenti per mansioni identiche a quelle dell’attuale personale già altamente professionalizzato. Nel momento in cui, ognuno col proprio ruolo istituzionale e politico, contribuisce ad individuare procedure risolutive finalizzate a scongiurare centinaia di esuberi fra gli operatori addetti al servizio del Call Center INPS aquilano, è davvero ingiustificabile l’assenza dagli incontri istituzionali e ministeriali e la mancanza di qualsivoglia proposta alla soluzione del problema da parte del Presidente Marsilio e della sua Giunta".

Ultima modifica il Mercoledì, 02 Marzo 2022 12:47

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