Lunedì, 14 Marzo 2022 17:29

Expo Dubai, Abruzzo punta a divenire hub internazionale idrogeno

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Un accordo di grande importanza strategica per il trasferimento tecnologico, l'utilizzo e la produzione dell’idrogeno “verde”, come vettore energetico del futuro, è stato sottoscritto nell’ambito dell’Expo di Dubai tra l'Azienda regionale delle attività produttive (Arap) e DII Desert energy, network internazionale composto da oltre 50 aziende e organizzazioni di 25 Paesi, con uno staff di esperti internazionali nel settore energetico, infrastrutturale, finanziario e di politiche pubbliche.

L’annuncio oggi a Dubai, nella sala congressi W The Palm, nel corso della conferenza stampa che ha inaugurato la nuova missione della Regione Abruzzo incentrata sulle energie rinnovabili, con Arap braccio operativo, e che si dispiegherà fino a mercoledì prossimo, con eventi tra cui il summit mondiale sull’idrogeno.

A questa missione farà seguito un ulteriore step, dal 21 al 23 marzo, questa volta con focus sulle infrastrutture logistiche.

Ben 26 le imprese abruzzesi che hanno aderito all’iniziativa rispondendo alla manifestazione di interesse indetta dall’Arap, tra cui i maggiori player regionali del settore. Di rilievo le relazioni, le occasioni di confronto ed i rapporti avviati: l’Arap, con il suo direttore generale, Antonio Morgante, dopo la conferenza stampa è intervenuto sempre oggi all’importante convegno internazionale The 5th CBC annual leadership forum, davanti ad una platea di investitori interessati al settore delle energie rinnovabili. Domani pomeriggio, poi, Regione Abruzzo e Arap saranno presenti al World Hydrogen MENA, convegno internazionale dedicato alla nuove tendenze di mercato e strategie sull’idrogeno, con l’illustrazione dei principali casi di studio, progetti e prospettive di investimento.

“L'Abruzzo è centrale dal punto di vista geografico, ha uno dei poli industriali più importanti d’Europa, università e centri di ricerca, e ha tutte le carte in regola anche per ambire a diventare un hub dell'idrogeno - ha sottolineato Morgante - Nostro compito è quello di conservare l’attuale livello occupazionale e di creare nuova occupazione e questo potrà accadere con le nuove tecnologie e le nuove fonti di energia rinnovabili. L’accordo con DII consentirà alle nostre imprese di entrare a far parte di un circuito internazionale che su questo campo è già all’avanguardia, ci consentirà di comprendere trend internazionali e strutturare accordi di natura industriale, sapendo di poter far leva sui fondi del Recovery Fund e la zona economica speciale che consentirà di abbattere del 40% dal punto di vista fiscale gli investimenti fatti in Abruzzo, e abbiamo ulteriori finanziamenti che ci danno la possibilità di essere competitivi”.

Oggi a Dubai non era presente, per improvvisi impegni istituzionali, l’assessore regionale abruzzese Nicola Campitelli, con deleghe ad Ambiente ed Energia, il quale ha salutato con soddisfazione “la partnership tra ARAP e Dii Desert Energy; è di fondamentale rilievo perché finalizzata ad accelerare la transizione energetica della Regione Abruzzo. Si creerà un importante boost per i temi caldi delle energie rinnovabili, con enormi potenzialità per gli investimenti destinati al settore. La Dii Desert Energy mira a trasformare i sistemi energetici nelle aree desertiche del Medio Oriente e del Nord Africa (MENA) in modo olistico, beneficiando della conoscenza, dell'esperienza e delle connessioni commerciali del suo staff professionale e dei suoi partner, incluso l'Advisory Board di alto livello. Il team della Dii è composto da figure molto rispettate nel sistema energetico internazionale, con esperienza nella gestione dell'industria energetica (verde), progetti, investimenti, regolamenti e politiche pubbliche”.

Con Cornelius Matthes, Ceo di Ddi, a prendere parte alla conferenza stampa odierna sono stati, oltre al dg Morgante, la vice presidente di Arap, Maria Assunta Iommi, il responsabile dell’Ufficio Europa, Romeo Ciammaichella, Alberto Amoroso, Ceo di Sangritana, azienda ferroviaria regionale che ha come core business il trasporto merci e la logistica integrata in Abruzzo, e Maurizio Cociancich, amministratore delegato di Adriafer di Trieste.

“L'Arap gestisce i luoghi dove si fa impresa - ha chiarito Iommi - e questo accordo di partenariato va nella direzione del futuro. La mission è quella di far crescere le nostre aree industriali, attraendo investimenti, potenziando i servizi, anche dal punto di vista dell'energia rinnovabile. Non va dimenticato che questa strategia sarà sempre più favorita dalle agevolazioni garantite dall’istituzione delle zone economiche speciali”.

“Siamo felici di aggiungere alla nostra squadra un partner italiano - le parole di Matthes -, con un obiettivo preciso e una chiara visione, per creare un polo dell’idrogeno nell’Italia centrale. Gli obiettivi dell’Arap su questo fronte sono complementari con le attività di DII e l'alleanza non potrà che dare buoni frutti. L’Abruzzo è una bellissima regione, ad alta valenza ambientale, e con una vocazione industriale, si pensi al polo dell’automotive, e sta sviluppando già interessanti progetti nell’ambito del Pnrr, come quello che intende mettere in esercizio i primi treni ad idrogeno nel Centro Italia, nella tratta ferroviaria da Sulmona a Terni. Tutti motivi di interesse per i nostri investitori”. E ha aggiunto: “le persone vicine al mercato sanno che l’idrogeno a lungo termine sarà significativamente più grande del mercato delle fonti di energia tradizionali. La tecnologia dell’idrogeno non è nuova, viene implementata da molti anni, ora il tema è la capacità di produzione, mentre sul fronte dei costi accade invece che è già competitivo, vista l'esplosione del prezzo del gas”.

Ha concluso Amoroso: “con Arap stiamo verificando la possibilità di realizzare un terminal alla stazione di Fossacesia a servizio dei porti abruzzesi e segnatamente quelli di Ortona e Vasto, per ottimizzare la connessione funzionale con l’importantissima area industriale della Val di Sangro. Non essendo il terminale di retroporto elettrificato, per motivi di sicurezza, i treni ad idrogeno possono rappresentare la risposta giusta ed adeguata alla sfida”.

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