Dovranno pervenire entro la mezzanotte del 20 marzo le manifestazioni di disponibilità delle strutture ricettive abruzzesi per l’accoglienza della popolazione sfollata a seguito della crisi internazionale in Ucraina.
Il ruolo delle strutture, nei prossimi giorni, "sarà fondamentale" ha sottolinato il direttore della Protezione civile regionale e commissario delegato Mauro Casinghini, visti i pochi posti ancora a disposizione nei centri Cas.
L'Abruzzo si sta preparando a fronteggiare "fino a 10mila arrivi" ha confermato Casinghini e, dunque, oltre a Cas ed alberghi saranno importanti gli "spazi idonei" all'accoglienza che la Regione ha chiesto di individuare ai Comuni.
Ad oggi, sono 1.173 gli ucraini in fuga dalla guerra che hanno già raggiunto l'Abruzzo; poco meno di 200 sono arrivati ieri. La maggior parte di loro - ben 812 - è stata accolta da amici o parenti già residenti o domiciliati in regione, soprattutto nell'Aquilano (378). Altri 283, invece, sono ospitati nei primi alberghi disponibili - quasi tutti sulla costa pescarese - Sono invece 78 gli ucraini ospitati nei centri di accoglienza Cas.
Ovviamente, i profughi devono effettuare il tampone covid il prima possibile: al momento, su 841 test processati ne sono risultati positivi 30. Poi, si passa alla somministrazione del vaccino. "Il soggetto ospitante, entro le 48 ore dall'arrivo - ha specificato Regione Abruzzo in un vademecum - è tenuto a formalizzare apposita dichiarazione di ospitalità all'autorità di pubblica sicurezza (questura, commissariati di pubblica sicurezza, Comuni ove non hanno sede commissariati) o recarsi presso gli hub vaccinali insieme alla persona ospitata; la dichiarazione, per la questura e i commissariati di pubblica sicurezza dovrà essere effettuata a mezzo pec o raccomandata A.R. utilizzando il modello 'cessione di fabbricato' scaricabile dal sito web della questura".
I profughi ucraini "dovranno recarsi non appena possibile presso gli hub vaccinali, dove potranno essere disbrigate tutte le pratiche necessarie per le attività di polizia relative all'identificazione e registrazione, le procedure sanitarie, l'assistenza alloggiativa; presso gli hub vaccinali sarà rilasciato il codice Stp (Straniero temporaneamente presente) con cui potranno accedere a tutte le cure urgenti ed essenziali in attesa dell'eventuale rilascio della tessera sanitaria. Qui sarà possibile anche presentare la richiesta di alloggio nel sistema di accoglienza straordinaria Cas".
Nei cinque giorni successivi al tampone, "i profughi ucraini devono osservare il regime di autosorveglianza con obbligo di indossare la mascherina di tipo Ffp2". Sui vaccini: "La vaccinazione anti-Covid potrà essere effettuata presso tutti gli hub a partire dai 5 anni di età, per tutti coloro che dichiarino di non essere vaccinati. Presso gli stessi hub saranno fornite tutte le informazioni relative all'offerta di altre vaccinazioni".