Sono almeno 902 i civili uccisi in Ucraina dall'inizio dell'invasione russa il 24 febbraio scorso, secondo il bilancio aggiornato dall'Alto commissariato dell'Onu per i diritti umani. I feriti sono 1.459.
Nella città assediata di Mariupol si stima che dall'inizio dell'invasione siano morte 2.400 persone, anche se non è chiaro quante di queste vittime siano civili.
E cresce anche il numero dei rifugiati. Secondo le stime dell'Unhcr, l'Agenzia Onu per i Rifugiati, sono oltre 3 milioni e 389 mila i profughi fuggiti dall'Ucraina nei paesi vicini in cerca di sicurezza. Si tratta della crisi di rifugiati che cresce più velocemente in Europa dalla seconda guerra mondiale.
Stando al Global Protection Cluster, si stima che 6,48 milioni di persone siano sfollate all'interno dell'Ucraina.
Sono soprattutto i bambini a pagare il prezzo più alto: gli ultimi dati Unicef parlano di 1,5 milioni di bambini rifugiati e 3,3 milioni sfollati. Il portavoce dell'Unicef Joe English ha ribadito alla Cnn come ognuno di questi bimbi abbia una vita di colpo fatta a pezzi: "Il loro mondo è stato capovolto".
"La guerra in Ucraina è così devastante che 10 milioni di persone sono fuggite" dalle loro case, ha scritto su Twitter l'Alto commissario Onu per i rifugiati Filippo Grandi.
Nel frattempo, l'amministrazione Biden sta valutando la maniera migliore per portare rapidamente i rifugiati ucraini negli Stati Uniti, in modo da aiutare l'Europa a fronteggiare l'ondata migratoria. La scorsa settimana, il Dipartimento per la sicurezza interna ha annunciato di aver concesso lo status di "protezione temporanea" agli ucraini che si trovavano già negli Stati Uniti il primo marzo, consentendo loro di rimanere legalmente e lavorare almeno per i prossimi 18 mesi. Inoltre, le ambasciate e i consolati statunitensi in Ucraina stanno provando a velocizzare la concessione dei visti ai familiari di cittadini americani, ma le domande sono moltissime.