"Finalmente si ristabilisce un po’ di verità sulla cinta muraria dell’Aquila per bocca del funzionario del segretariato Mic, Augusto Ciciotti. L’architetto non nasconde la sua preoccupazione sulla situazione e dichiara, in una intervista al Messaggero, che si stanno per perdere i finanziamenti del Ministro Franceschini, un corposo stanziamento del 2016 di 30 milioni di euro ricevuto dall’Aquila tramite il Fondo Sviluppo e Coesione 2014-2020 di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale nazionale; sarà adesso mia cura scrivere al Ministro per metterlo al corrente di come il suo lavoro stia per essere perso a causa dell’insipienza della classe dirigente locale che in cinque anni non è riuscita ad andare al di là degli annunci".
L'affondo è del capogruppo di Italia viva in Consiglio comunale, Paolo Romano, che mette in evidenza come l’arch. Ciciotti abbia aggiunto - "confermando di fatto quanto da noi sempre asserito" - che "il tratto di viale della Croce Rossa non viene illuminato per dirette responsabilità del Comune che non fa manutenzione sull’impianto e, aggiungo io, apre l’accesso a quel tratto solo in occasione di eventi estivi riconducibili esclusivamente all’apertura di un chioschetto nei giardini di Porta Branconia, chiarendo la predisposizione di questa amministrazione ad asservire la cultura al food and beverage".
Perdipiù tutto il tratto sottostante le mura di viale della Croce Rossa è preda del degrado più assoluto che la buona volontà della Compagnia delle Mura non riuscirà certo a cancellare; "senza contare - prosegue Romano - la vera e propria discarica a cielo aperto che si trova nascosta dalla vegetazione sotto il polo umanistico di San Basilio, inammissibile per il decoro di una città capoluogo".
Eppure il progetto strategico di Viale della Croce Rossa godeva di finanziamento per la ripulitura di tutto quel tratto; "tutti sappiamo come è andata a finire: quei soldi servivano per il Ponte Belvedere la cui ricostruzione giace comunque impastoiata nei ritardi e negli errori di questa amministrazione".
Persino la sbandierata fruibilità recuperata del tratto di Porta Roiana è una fake news: "sono state esclusivamente tolte le erbacce che sono cresciute in questi anni di abbandono e che rendevano poco piacevole la passeggiata, ma niente si dice sulla riscoperta di Porta di Lucoli che anche i residenti della zona vorrebbero di nuovo fruibile e su quella del tratto di mura di via Atri chiusa al passaggio. In questo vasto panorama di criticità suona del tutto stonato e ipocrita l’appello del vicesindaco Raffaele Daniele a non dare per scontata la bellezza che ci circonda e ad aderire alle giornate FAI di primavera alla scoperta delle mure urbiche e delle porte dell’Aquila. Si tratta di giornate importantissime che si sono potute istituire sulle mura urbiche proprio grazie alla lungimiranza della precedente amministrazione che volle e finanziò il recupero del loro primo tratto, ma che questa giunta ha indebitamente lasciato nell’incuria e nell’abbandono".