Ieri la Corte Costituzionale, con la sentenza n. 77, ha bocciato la norma abruzzese sulla moratoria generica alle rinnovabili, ribandendo il ruolo dello Stato nel definire le aree e i siti non idonei.
Secondo il giudice delle leggi, la generica sospensione contrasta con i principi fondamentali statali in tema di produzione, trasporto e distribuzione nazionale dell’energia.
Il tempo che la regione Abruzzo guadagna sospendendo le procedure, osservano i giudici, deriva oltrettutto da ritardi nella pianificazione locale e ciò non giustifica una sospensione disposta con legge regionale. Infatti, la Regione non perde la possibilità di tutelare e valorizzare le tradizioni agroalimentari locali ed il paesaggio rurale, perchè comunque vi sarà una valutazione di secondo livello.
“Abbiamo da subito sostenuto che una moratoria così generalizzata si sarebbe di fatto ridotta ad una inutile perdita di tempo - spiega Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente - Questa sentenza ci dice di voltare pagina rapidamente in Italia e anche l’Abruzzo deve velocizzare la transizione ecologica e accelerare sugli impianti da energia rinnovabile. Per contribuire a rispettare gli impegni presi a livello internazionale sui tagli alle emissioni di CO2 ne dovremo costruire tanti e in fretta”.
Si auspica, infatti, che saranno più rapidi i procedimenti sugli impianti di energia rinnovabili, in coerenza con l’esigenza di snellimento che il Governo ha recepito nel Dl 17/2022, definendo le “aree idonee e non” al fine di sviluppare sul territorio i nuovi impianti a fonti rinnovabili.
“Ad oggi potevamo essere una Regione modello sul fronte delle energie pulite e nella lotta alla crisi climatica - aggiunge Giuseppe Di Marco, presidente Legambiente Abruzzo - ma ciò non è ancora avvenuto. Ora si inverta velocemente la rotta ed approfittiamo delle nuove opportunità offerte dal PNRR, dalle risorse per la costituzione di comunità energetiche all’agrivoltaico ma anche grandi impianti quali eolico a terra e a mare, per dare una risposta concreta al caro bollette e un futuro davvero sostenibile alla nostra regione”..