Ieri sera, non è stato un muro di contenimento a smottare in viale Ovidio, dinanzi alla piscina comunale 'Ondina Valla', laddove, gli aquilani lo ricorderanno, erano poste fino al 1990 le gabbie di ferro che contenevano delle aquile vere.
No, i massi che sono caduti in strada - per fortuna, ma solo per fortuna, senza conseguenze di rilievo - si sono staccati dalle mura urbiche sovrastanti, non interessate dai lavori di restauro post-sisma ma riqualificate nei primi anni Duemila.
In questi minuti, è in corso un sopralluogo di Soprintendenza, ingegneri dei Vigili del fuoco e tecnici del Comune e dell'Usra.
Al di là del muro, c'è il giardino del Monastero di San Basilio: ad occhio nudo si intravede la vegetazione che si è 'infiltrata' nelle mura e che potrebbe aver causato il crollo.
Sta di fatto che il problema è la mancata manutenzione delle mura urbiche e non, come si è detto ieri sera, la pioggia che avrebbe causato uno smottamento; tant'è vero che il muro di contenimento su viale Ovidio è integro. Così si spiega anche la nuvola di polvere che si è sollevata.
"No, non può succedere che le mura storiche da punto di forza di una città, avviate alla ripresa con la nostra amministrazione, finanziate per intero dal ministro Franceschini, inserite in progetti di riqualificazione urbana come quello di viale della croce rossa e non solo, progetti finanziati con la passata amministrazione, oggi diventino pericolo per la pubblica incolumità", il commento dell'ex assessore alla ricostruzione Pietro Di Stefano. "Quello accaduto ieri sera davanti all piscina comunale non appartiene al caso ma alla disattenzione e all’incuria; il caso non esiste qui come non esiste per i massi caduti sulla A24. Esiste invece l’incuria e la non vigilanza: basta guardare viale della croce rossa con il tratto recuperato ormai spento da anni e con la vegetazione che ormai ne occlude la vista. Non ci sono giustificazioni o scuse da accampare, come non ve ne sono per il tratto di via XXV Aprile, chiuso da bandoni orripilanti, oppure per tutto quello accaduto in questo ultimo quinquennio a Porta Barete - Santa Croce".
La nota del Comune dell'Aquila
"A seguito del distacco di un tratto di cinta muraria in viale Ovidio, con conseguente caduta di pietra e massi, di fronte la piscina comunale, questa mattina si è svolto un sopralluogo cui hanno preso parte il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, dirigenti, tecnici e funzionari del Comune, dell’Usra, dei Vigili del fuoco, della Soprintendenza e del Segretariato regionale per i beni culturali. La caduta dei materiali ha interessato un tratto di mura restaurato nei primi anni Duemila dalla Soprintendenza e già attenzionato dalle autorità competenti. Si tratta di una porzione di mura rientrante nell’appalto di restauro e valorizzazione della cinta muraria oggetto di apposita convenzione tra Comune dell’Aquila e Segretariato che si sta occupando di tutte le attività di progettazione e affidamento lavori. L’area, che non è stata oggetto di lavori di post sisma 2009, è già oggetto di un accordo tra Segretariato del MIC e Usra per l’individuazione del Rup (responsabile unico del procedimento) che dovrà occuparsi della progettazione delle opere di ristrutturazione. Verrà effettuato un monitoraggio dell’intero tratto murario per verificare ulteriori, eventuali, criticità e verrà data massima priorità agli interventi di messa in sicurezza. Nel frattempo, su indicazione dei Vigili del fuoco, è stata disposta la chiusura completa di viale Ovidio al traffico veicolare, mentre saranno posizionate delle protezioni per garantire il passaggio pedonale".
Pezzopane: "Le mura antiche crollano per incuria e per contrastare centrosinistra che ebbe intuizione"
“Le mura storiche sono un punto di forza della nostra città, lanciate in un grande progetto del centrosinistra, finanziate dal ministro Franceschini, e che oggi invece diventano pericolo per la pubblica incolumità. Ieri sera, davanti alla piscina comunale, è successo un fatto grave, non per caso, ma per disattenzione e superficialità, per l’incuria e la mancata vigilanza".
L'affondo è della deputata dem Stefania Pezzopane, che aggiunge: "Un grande progetto abbandonato per spavalderia verso il centrosinistra che lo aveva intuito e finanziato. Da viale della Croce Rossa si vede il tratto già recuperato ma spento da anni e con le erbacce, il tratto di via XXV Aprile è chiuso da orribili bandoni, e Porta Barete - Santa Croce sono invase da vegetazione, per 5 anni lasciate al degrado. Solo qualche giorno fa - dopo le mie segnalazioni - sono state lo spazio di una ennesima operazione di facciata senza programmazione. Bravi i volontari, come sempre bravi i dipendenti del Comune, ma come dimostra l’episodio di ieri non basta un po’ di rimmel sulle ciglia. Serviva e serve un grande progetto strategico di messa in sicurezza e valorizzazione delle mura rubriche. Per noi, le mura urbane sono un pezzo importante della valorizzazione dell’Aquila nuova".