Prevede l’allestimento di 653 isole ecologiche informatizzate il progetto di digitalizzazione del sistema di raccolta differenziata dei rifiuti, redatto dall’Asm e approvato dalla giunta comunale dell’Aquila.
L’obiettivo di tale progetto, che prevede un investimento complessivo di circa 19 milioni di euro, è l’applicazione della cosiddetta ‘tariffa puntuale’. Secondo quanto previsto dal programma, le ecoisole intelligenti saranno diffuse in tutto il territorio comunale, suddiviso, per rendere funzionale questo servizio, in quattro grandi aree: centro storico, zone di espansione, zona extraurbana e zona vasta.
Saranno di due tipi, ‘small’ e ‘large’ a seconda della capienza (quest’ultime verranno installate solo nelle zone extraurbane) e avranno dei sistemi di misurazione della quantità dei rifiuti conferita dai cittadini, con possibilità di controllo da remoto. Questo, nelle intenzioni del progetto, porterà all’applicazione della cosiddetta ‘tariffa puntuale’.
“In sostanza – hanno commentato il sindaco Pierluigi Biondi e l’assessore all’Ambiente, Fabrizio Taranta, che ha illustrato il provvedimento in giunta – ognuno pagherà il giusto, ossia quanto effettivamente conferisce in queste nuove isole ecologiche”.
In particolare, le apparecchiature ‘small’ avranno un sistema a due porte, una per la raccolta quotidiana dell’organico, l’altra per quella relativa agli altri tipi di rifiuti in base all’ecocalendario. Saranno dotate di serrature elettroniche, con un sistema di identificazione dei conferimenti. Le isole ‘large’ avranno un sistema a 5 porte, corrispondenti alle frazioni merceologiche dei rifiuti, che potranno essere conferiti senza vincoli di calendario, con eventuali limitazioni di orari.
“L’utilizzo di queste ecoisole – hanno proseguito Biondi e Taranta – sarà agevolato da un’app dedicata, collegata al ruolo della tari, la tassa sui rifiuti, attraverso un codice che sarà attribuito alle famiglie. In questo modo sarà possibile per tutti verificare in tempo reale il peso dei rifiuti conferiti. Sono previsti inoltre dei sistemi premianti, i cosiddetti ecopunti, che potranno essere impiegati in esercizi convenzionati”.
Quanto alle fonti di finanziamento, la deliberazione dell’esecutivo comunale prevede che il progetto sarà candidato per ottenere risorse esterne, con eventuali integrazioni a carico del bilancio comunale. “Non dimentichiamo che esiste un decreto del ministero dell’Ambiente del 2017 che già disciplina questo tipo di attività. Inoltre confidiamo che questo ambizioso progetto, equo e vantaggioso per l’intera collettività, rientri nei sostegni del Pnrr, visto che è stato redatto dall’Asm in conformità con la scheda di progetto unitario del fondo complementare per l’implementazione tecnologica dei servizi di igiene urbana, predisposta dalla stessa società partecipata e inoltrata dal nostro settore Ambiente. A conferma dell’interesse dell’amministrazione verso questa importante materia, va ricordato che la giunta comunale ha già approvato due schede di intervento dell’Asm, per complessivi 6 milioni e 200mila euro, relativi alla realizzazione di un impianto di recupero del rifiuto da spazzamento stradale e il potenziamento della piattaforma per il trattamento e la valorizzazione dei rifiuti differenziati di Bazzano”.
Nella stessa seduta, la Giunta ha approvato altre schede progettuali concernenti l’ambiente, per complessivi 8 milioni e mezzo di euro. Si tratta del progetto integrato per la valorizzazione dei rifiuti organici e la riduzione dello spreco alimentare (2 milioni e mezzo di euro), del ripristino ambientale cava ex Teges 2, con realizzazione di un parco pubblico periurbano (3 milioni) e del completamento del Polo tecnologico denominato ex Teges 1 per il recupero delle macerie derivanti dal sisma 2009 (3 milioni). Complessivamente, hanno sottolineato il sindaco Biondi e l’assessore Taranta, “per azioni relative al ciclo dei rifiuti e alle riqualificazioni ambientali i progetti approvati ultimamente dall’esecutivo ammontano a 33 milioni e 700mila euro”.