"Il rapporto con Cogesa è un rapporto lineare". Inizia così l’esternazione del Sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi; sulla questione aperta che riguarda la gestione dei rifiuti del bacino aquilano. "La Cogesa è un’azienda che è stata sottoposta ad uno stress test che non meritava", dice Biondi, "c'è stato un colpo di mano fatto da una minoranza che ha pensato di potersi sostituire al Governo che ha assegnato a tutti i sindaci i soci e alle aziende socie come ASM un ruolo che noi non abbiamo mai voluto prevaricare, anzi, abbiamo sostenuto le volontà di un territorio, ci siamo sempre seduti ad un tavolo di confronto e discussione con grande compostezza e con grande garbo e lo testimonia il fatto che io non ho mai partecipato a una riunione mandando sempre l’amministratore unico anche per il rispetto formale dei ruoli che sono assegnati all'interno dell'azienda, continua Biondi.
"Non si può dire che i rifiuti dell'Aquila puzzano più dei rifiuti di qualche altra parte perché sennò significherebbe ammettere che l'impianto non funziona bene perché quello è un impianto per il trattamento meccanizzato e biologico con la stabilizzazione della frazione organica, quindi se i rifiuti puzzano c'è un problema nell'impianto e forse andrebbe chiuso se i rifiuti non puzzano c'è una volontà di chiudere il conferimento dell'Aquila e di creare difficoltà per una motivazione puramente politica. Io l’ho detto più volte e come affermato più volte anche dall'amministratore unico di ASM con ripetute lettere inviate ai soci ed anche al socio principale che è il comune di Sulmona, io sono disponibile al confronto perché a me non interessavano le questioni politiche ma mi interessa risolvere un problema e dare servizi ai cittadini".
A questo punto la domanda è molto semplice. Gestire diversamente i rifiuti della città dell'Aquila comporterebbe un aumento dei costi per i cittadini aquilani? "L'Aquila è una città di 470 km quadrati in cui ci sono 70.000 persone, dice Biondi. Per fare un paragone Pescara ha 33 km quadrati con 120.000 persone. E’ evidente chea queste condizioni dobbiamo fare delle scelte. Noi abbiamo ereditato una società che come le altre partecipate zoppicava, siamo andati oltre le mura e abbiamo aperto un dialogo con l territorio. Magari se fosse stato fatto vent'anni fa o dieci anni fa oggi avremmo risultati migliori perché dieci anni fa c'era ancora una gestione in economia soprattutto dei comuni del circondario dell'Aquila, bisogna fare investimenti anche attraverso l'autorità di gestione dei rifiuti".
"Stiamo lavorando ad una nuova infrastrutturazione dal punto di vista dell’impiantistica, stiamo lavorando ad un nuovo modello di gestione e anche ad una federazione fra le società che si occupano di raccolta dei rifiuti, però ci vuole spirito collaborativo e diciamo che nell’ultimo periodo, al contrario, un pezzo di Cogesa che poi è un nostro interlocutore privilegiato è andato in tutt’altra direzione" conclude il Sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi