Giovedì, 17 Luglio 2014 02:19

Variante Sud, ecco il tracciato: "localizzazione consensuale"

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Con l'accordo raggiunto venerdì 11 luglio a Casa Onna tra Anas, vertici della Regione Abruzzo (rappresentata dal presidente Luciano D'Alfonso e dal vicepresidente Giovanni Lolli, oltre che dal consigliere del Pd Pierpaolo Pietrucci), comitati cittadini e Comuni locali, sembra essere arrivata a una felice conclusione la travagliata vicenda della Variante Sud, la nuova arteria stradale che servirà a garantire un collegamento più veloce - alternativo alla s.s. 17 - tra la zona est del Comune dell'Aquila (Bazzano-Onna-S. Gregorio) e la piana di S. Pio delle Camere.

Quella della Variante Sud è una vicenda per molti aspetti emblematica dei "conflitti" generati dai processi amministrativi e decisionali che riguardano la localizzazione di grandi opere a forte impatto territoriale e ambientale; ma anche un esempio promettente di come tali conflitti possano essere limitati e possano anche trovare degli sbocchi positivi se ai cittadini viene data la possibilità - attraverso il confronto e la negoziazione - di discutere contemporaneamente il "come" e il "dove". Un modello, insomma, di quella "localizzazione consensuale" che è spesso mancata nel dopo terremoto.

La storia è lunga ma merita di essere raccontata dal principio, visto che parliamo di una strada di dieci km, dal costo di svariati milioni di euro, che il neo presidente della Regione Luciano D'Alfonso ha inserito, fin dalla campagna elettorale, nella lista prioritaria delle infrastrutture regionali da realizzare e che modificherà profondamente l'assetto viario della zona est della città.

Tutto inizia nel 2009
, a dicembre per l'esattezza, quando, in una conferenza dei servizi convocata sfruttando surrettiziamente le ordinanze della Presidenza del Consiglio - che nel post sisma si erano sostituite alle leggi ordinarie - l'Anas propone la realizzazione della "Variante Sud all'abitato dell'Aquila Bazzano - S. Gregorio", lotto rientrante nella più ampia opera di ammodernamento del corridoio viario Amatrice - Navelli.

Il proposito dell'Anas è abbastanza chiaro: sfruttare l'eccezionalità dell'emergenza per approvare un progetto vecchio di anni, finito, nel frattempo, nel dimenticatoio delle infrastrutture incompiute.

Il tracciato originario prevede che la strada passi parallelamente alla s.s. 17 lambendo il nucleo industriale di Bazzano-Monticchio e la frazione di Onna per poi ricongiungersi alla vecchia statale all'altezza di S. Gregorio.

Il progetto contempla anche la realizzazione di una supestrada sopraelevata, con tanto di terrapieno di 8 metri situato a poca distanza dal borgo di Onna; un viadotto a due corsie per lo scavalco ferroviario (lungo 360 metri) e anche due mega rotatorie in prossimità dell'abitato di S. Gregorio.

Il tutto su un territorio che la Regione Abruzzo ha classificato ad alto rischio idrogeologico e che infatti, di lì a poco, nel dicembre 2010, sarebbe andato sott'acqua, a causa dell'esondazione del fiume Aterno.

Visto il forte impatto ambientale del progetto e, soprattutto, il tentativo dell'Anas di andare in deroga all'ordinario iter amministrativo, le comunità di Onna e S. Gregorio decidono di presentare ricorso al Tar.

Il progetto a quel punto viene ritirato e riproposto poco dopo con alcune modifiche, che apportano sì dei miglioramenti ma solo per l'abitato di Onna. L'impatto sul fiume Aterno e sul borgo di S. Gregorio rimane invariato (tracciato rosso, nella foto).

La vicenda approda anche in consiglio comunale: i comitati cittadini chiedono all'assemblea di votare un documento contenente una richiesta di revisione completa del progetto. Dopo una prima approvazione della mozione, portata all'attenzione dell'assise da Enrico Perilli, alla richiesta di voto con appello nominale il consiglio, però, respinge la proposta.

Nel 2011 alla protesta degli abitanti di Onna e S. Gregorio si unisce anche quella del Comune di Poggio Picenze: nel frattempo, infatti, è giunto sul tavolo del comitato Via della Regione il progetto Anas del quarto lotto (quello S. Gregorio-S. Pio delle Camere), anch'esso gravato, a detta degli abitanti del paese, da gravi vizi di compatibilità ambientale.

Un nuovo progetto aggiornato viene presentato dall'Anas nel giugno 2013 ma, in sostanza, è uguale a quello già contestato dai comitati cittadini. Che, a quel punto, decidono di presentare un tracciato alternativo, che integra il terzo e il quarto lotto in un progetto unitario, più organico e molto meno impattante sia per i paesi che per il fiume.

La nuova proposta prevede il collegamento della s.s. 17 a sud del Comune di Poggio Picenze con la strada regionale 261 (la cosiddetta Subequana) nei pressi dell'area artiginale di Fossa-Barisciano-S.Demetrio-Poggio Picenze (tracciato blu, nella foto), per proseguire con una nuova strada a scorrimento veloce ricadente nel Comune di Fossa (lontano dunque sia dal fiume Aterno che dagli abitati di Onna e S. Gregorio) e con ricongiungimento nell'area commerciale di Bazzano alla già realizzata rotatoria della Mausonia.

Nonostante un'interecessione tentata anche dal sindaco Cialente, l'Anas non recede e ripresenta, in sostanza, il progetto originario con qualche lieve e insignificante modifica (tracciato arancione, nella foto), ignorando il tracciato alternativo proposto dai comitati e dai Comuni.

La svolta avviene con l'elezione di Luciano D'Alfonso (funzionario Anas) alla presidenza della Regione. D'Alfonso inserisce la Variante Sud nell'elenco delle infrastrutture abruzzesi da portare a compimento in breve termine e in pochi giorni le resistenze della società vengono superate.

Venerdì scorso, alla presenza del presidente dell'Anas Pietro Ciucci e dell'ad Alfreo Bajo, viene firmata, a Onna, l'intesa che accoglie le proposte di modifica per le quali i comitati delle frazioni e i Comuni interessati dal progetto si erano strenuamente battuti.

“In questi cinque anni" spiega Sara Cecala, della onlus S. Gregorio Rinasce "abbiamo creduto fermamente che il progetto viario proposto dall’Anas risultasse punitivo per gli abitati locali di San Gregorio ed Onna e, per quanto concerne il lotto successivo - il IV dell’ ammodernamento della S.S. 17 Amatrice –Navelli, anche per il paese di Poggio Picenze, a forte impatto sul fiume Aterno e oltretutto inadeguato a soddisfare le esigenze dell’intero territorio, con particolare riguardo a quello delle aree artigianali di Fossa /Poggio Picenze/ San Demetrio – anche in un'ottica di sviluppo economico e di collegamento con l’insediamento commerciale di Bazzano /Monticchio".

"Attraverso una condivisione tra le onlus, d’intesa con i Comuni interessati, abbiamo elaborato una ipotesi progettuale alternativa che, grazie alla collaborazione dimostrata delle istituzioni, in particolare dal presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso, dal suo vice Giovanni Lolli e successivamente dall’ente Anas, ha visto raggiunto l’obiettivo: la società ha sposato integralmente la nostra idea progettuale, unica ed unitaria, e si è resa disponibile a realizzare la Variante Sud in allaccio al lotto successivo, il IV, con innesto sulla S.S. 17 superato l’abitato di Poggio Picenze, in adesione alle esigenze locali".

"Tutto ciò sta a significare che quando si fa rete, si lavora con costanza e serietà, quando si impiegano cuore e cervello i risultati devono necessariamente arrivare, anche se è essenziale un serio e assiduo impegno. Mi auguro che questo sia solo il primo di numerosi esempi in cui la partecipazione attiva dei cittadini ai processi amministrativi e approvativi delle opere pubbliche sia determinante. Opere che devono essere sempre viste in un’ottica lungimirante, a beneficio della collettività tutta, e nel rispetto di chi ama e vive il territorio".

 

Ultima modifica il Venerdì, 18 Luglio 2014 09:20

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