Martedì, 03 Maggio 2022 09:59

A24 e A25, Governo pronto a bloccare gli aumenti dei pedaggi del 34,7%

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Il governo starebbe lavorando ad un provvedimento per bloccare l'aumento del 34,7% dei pedaggi di A24 e A25 destinato a scattare il 1° luglio.

L'anticipazione si legge sulle pagine nazionali de Il Messaggero.

La scorsa settimana oltre 100 sindaci avevano presidiato i caselli autostradali per dire no ad un vero e proprio salasso che significherebbe, in soldoni, spendere 7 euro in più per andare da Pescara a Teramo, 6 euro e 20 in più per andare da Teramo a Roma, 2 euro in più da Teramo all’Aquila Ovest e così via.

In realtà, l’aumento sarebbe dovuto scattare a gennaio ma venne congelato da Strada dei Parchi in attesa del rinnovo del Piano economico finanziario che, tuttavia, resta chiuso in un cassetto per il braccio di ferro tra Governo e società concessionaria. 

"Non possiamo scegliere al posto di chi non risponde e non è in grado di decidere" l'affondo del vicepresidente di Sdp Mauro Fabris, audito nei giorni scorsi dalla commissione Ambiente e Lavori pubblici della Camera dei deputati. Durissima la replica dei funzionari del Ministero delle Infrastrutture che hanno confermato di voler rinazionalizzare le autostrade per inadempienza del concessionario. C'è una "limitata capacità di autofinanziamento delle due autostrade", hanno sottolineato i funzionari del dicastero facendo riferimento alla manutenzione, alla gestione di un tracciato di montagna e al ridotto volume di auto; "gli aumenti dei pedaggi fanno riflettere sull'opportunità di valutare una differente gestione. Le norme consentono il subentro dell'Anas direttamente in caso di inadempienza del concessionario", l'affondo.

"Ci si dice che siamo inadempienti, ma solo negli ultimi due anni abbiamo speso 100milioni di euro in più per la manutenzione ordinaria di quanto previsto nella convenzione senza mai un euro di dividendi tra gli azionisti", la replica dell'amministratore delegato di Strada dei Parchi Riccardo Mollo; "e vantiamo un debito di oltre 400 milioni verso il ministero. Questo, mentre il Governo non risponde, non si assume la responsabilità delle decisioni e ci ha abbandonati".

Un muro contro muro destinato ad avere strascichi giudiziari pesantissimi; intanto, le autostrade non vengono messe in sicurezza tanto che Fabris si è lasciato andare ad una dichiarazione piuttosto allarmante: "Ve lo sto dicendo qui, pubblicamente davanti alla commissione, a futura memoria: non voglio avere responsabilità. Speriamo che non accada nulla".

Il nodo è sui lavori, evidentemente, una partita da milioni di euro: Strada dei Parchi vuole realizzarli in proprio, con le società della holding Toto, mettendo una quota parte da aggiungersi ai ricchi contributi statali; il Governo, invece, vuole effettuarli direttamente e autonomamente rispetto al concessionario. Questo ha provocato lo stallo; è per questo che le proposte della concessionaria sono state rispedite al mittente.

Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, con una lettera al presidente del Consiglio, Mario Draghi, e al ministro per le Infrastrutture e per la mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, ha chiesto la convocazione di un tavolo istituzionale "con la partecipazione di tutti gli attori coinvolti, al fine di individuare - ha scritto - una soluzione definitiva alle numerose criticità che interessano un’opera strategica di rilevanza nazionale, a cominciare dal paventato aumento delle tariffe"; la missiva segue quella del 5 aprile scorso in cui veniva chiesto "un tempestivo intervento del Governo".

Marsilio è intervenuto a seguito della decisione della Toto Costruzioni Generali, società esecutrice dei lavori affidati in house dalla consociata Sdp, entrambe della holding Toto, di avviare una procedura di licenziamento collettivo che interesserà 110 lavoratori nel cantiere Valle del Salto, in provincia dell’Aquila: "È con dispiacere che ho appreso da notizie di stampa della decisione di Toto S.PA. Costruzioni Generali – le parole di Marsilio – Secondo quanto dichiarato dalla Società, la scelta sarebbe da ricondurre allo stallo che perdura da troppo tempo sulla gestione futura dell’autostrada. Mi sembra evidente come tale ultimo episodio denoti un ulteriore peggioramento della situazione, già critica". 

Ultima modifica il Martedì, 03 Maggio 2022 10:26

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