Nuovo corso, in due mosse, per la Banca degli occhi dell’ospedale dell’Aquila: rientro nella sede originaria e ripresa a pieno regime dell’attività chirurgica, anche sulla spinta del recente rinnovo della certificazione di qualità ISO 9001-2015.
Il ritorno alla ‘casa madre’, vale a dire l’edificio L2 del San Salvatore, consentirà infatti di ridare impulso alla chirurgia oculare abbattendo le liste d’attesa e di riassestarsi, in tempi brevi, sui ritmi operativi pre-covid durante i quali l’asticella toccava i 2000 interventi l’anno tra cataratta, glaucoma, chirurgia vitreoretinica e per maculopatie e trapianti di cornea.
Due anni fa la chirurgia oculare lasciò l’edificio L2 a causa dello scoppio della pandemia, per consentire la riorganizzazione logistica dell’ospedale e l’attivazione di alcune attività necessarie a fronteggiare l’emergenza.
La decisione di riportare la chirurgia oculistica all’L2 rientra nell’opera di graduale ritorno alla normalità dei servizi e, nel caso specifico, di uno dei più qualificati del San Salvatore. La Banca degli occhi è infatti Centro di riferimento regionale per le donazioni e i trapianti di cornea e membrana amniotica e uno dei pochissimi reparti certificati della Asl provinciale. La struttura, non a caso, ha di recente ottenuto il rinnovo della certificazione di qualità ISO 9001-2015, a conferma dell’alto livello di efficienza raggiunto.
Da 20 anni, la Banca svolge un’attività che comprende la processazione (cioè l’esame di laboratorio) e certificazione di idoneità al trapianto dei tessuti oculari ed amniotici, oltre alla conservazione del tessuto muscolo scheletrico, derivanti dalla donazione d’organi in Regione. I tessuti idonei al trapianto vengono distribuiti ai reparti oculistici di Abruzzo e Molise che effettuano i trapianti di cornea e membrana amniotica e agli ospedali extra-regionali convenzionati.
A suggello della fase di rilancio della chirurgia oculare, si registra un importante riconoscimento al direttore della Banca, dott. Germano Genitti, a cui è stato attribuito, in qualità di coordinatore scientifico, il premio per la ricerca della società oftalmologica italiana, in occasione del recente congresso di Roma. Il riconoscimento riguarda una tecnica innovativa di trattamento chirurgico del cheratocono (malattia degenerativa dell’occhio) con una piattaforma laser. Il premio è stato consegnato al gruppo di lavoro capeggiato dal prof. Cosimo Mazzotta, responsabile scientifico e medico, tra i primi al mondo per lo studio del cross linking, cioè della tecnica per fronteggiare il cheratocono, e di tutte le metodiche innovative correlate.