Tragico epilogo per le ricerche di Emiliano Palmeri, l'allevatore 28enne di cui si erano perse le tracce da ieri mattina: è stato trovato morto in serata, ad Ofena.
Palmeri si era allontanato verso le 9; si stava prendendo cura di un cavallo in una stalla di via Roma insieme alla fidanzata quando ha fatto perdere le sue tracce all'improvviso. La ragazza ha provato a cercarlo, poi lo ha chiamato al cellulare; spento. Alla fine, preoccupata, ha lanciato l'allarme. Le ricerche sono proseguite per l'intera giornata; poco dopo le 19:30, il rinvenimento del corpo: l'allevatore è stato trovato impiccato in una stalla poco distante dall'abitazione dei genitori.
Palmeri, figlio dell'ex vicesindaco di Ofena Marcello, da anni residente a Castel del Monte, era stato brutalmente aggredito la notte tra il 19 e il 20 aprile scorso, ferito con un colpo di pistola da macello, di quelle utilizzate nei mattatoi per stordire o finire i capi di bestiame prima della macellazione; era stato trovato riverso a terra in un uliveto poco fuori Ofena, in fin di vita, con una profonda ferita alla testa. Era rientrato a casa da pochi giorni, dopo due delicati interventi chirurgici.
Una vicenda a dir poco inquietante.
A dieci giorni dall'aggressione, due cavalli appartenenti all'azienda di Palmeri erano stati trovati morti; altri due agonizzanti; si era pensato subito ad un secondo avvertimento al giovane, titolare di un allevamento di cavalli sulla piana di Campo Imperatore.
E' chiaro che la morte del giovane apre ora scenari ancor più preoccupanti.
Le indagini si muovono in più direzioni: Palmeri si è tolto la vita, qualcuno l'ha spinto a farlo o è stato addirittura simulato un suicidio? Gli esami tossicologici che verranno disposti chiariranno se il 28enne possa aver assunto sostanze. Non solo: per escludere il coinvolgimento di terze persone, gli accertamenti mirano a capire se vi siano state delle colluttazioni.
Palmeri era minacciato da qualcuno? C'entra qualcosa la sua attività? A queste domande vanno date ancora risposte.
Ieri sera sul luogo del rinvenimento, oltre ai vigili del fuoco e al 118, sono arrivati il sostituto procuratore dell'Aquila Fabio Picuti, il medico legale Giuseppe Calvisi e il reparto scientifico dei carabinieri che ha eseguito i rilievi agli ordini del maggiore Edoardo Commandè.
La salma resta a disposizione dell'autorità giudiziaria.
Tra le piste che erano state seguite in queste settimane dagli investigatori, una possibile faida sull'uso dei pascoli. Nelle ore successive all’aggressione, Palmeri era stato sentito dagli inquirenti e aveva fatto il nome del presunto aggressore. A distanza di giorni la sua versione dei fatti, seppur con alcune contraddizioni, non era cambiata; in una intervista al quotidiano 'Il Centro', il 28enne aveva confermato di aver visto in faccia chi gli aveva sparato, puntando il dito contro un imprenditore di Campo Imperatore che risulta indagato; stando a quanto trapelato, l'uomo avrebbe però fornito agli inquirenti un alibi di ferro. Ciò aveva fatto dubitare sulle dichiarazioni rese dall'allevatore.